La concezione antifemminista della chiesa è concretizzata in questa frase:
“la
donna è l’arma del demonio ed è la prima causa della perdizione
dell’uomo”, tratta da Malleus Malleficarum (il martello delle streghe,
manuale degli inquisitori)
La
chiesa tollerava e a mio giudizio continua a guardare con un occhio di
riguardo “l’altra metà del cielo”, solo nei panni di suora, moglie,
casalinga instancabile, madre di molti figli ed infine come vecchia
umile e silenziosa. La donna giovane, bella ed intelligente che suscita
desiderio nell’uomo continua ad essere considerata una STREGA.
Nel
medio Evo e nel Rinascimento furono milioni le donne accusate di
satanismo e stregoneria. Tra i giudici cattolici che condussero una
lotta senza quartiere contro l’eresia e le streghe, si annoverano molti
santi.(San Domenico Guzman, Carlo Borromeo e Sant’Antonio)
Gli
inquisitori, dopo sommari e ridicoli processi, atti a giustificare le
loro perverse torture, emettevano condanne ingiuste, che portavano al
rogo donne spesso colpevoli solo di avere una buona conoscenza delle
virtù medicinali delle piante, con le quali cercavano di lenire le
sofferenze ai loro simili o di vivere una vita solitaria in compagnia di
gatti neri.
Terminato
il processo, le poverette che spesso non avevano raggiunto i 15 anni,
erano costrette ad attraversare le strade che le conducevano al patibolo
tra la folla dei fedeli e non, che le lanciava contro di esse sassi e
sputi. Ad alcune di loro (le più fortunate) per la paura e il terrore
cieco, le scoppiava il cuore.
E’
accaduto che alcuni boia impietositi da queste inermi creature, prima
di cospargerle di pece (per ardere meglio), abbiamo propinato loro
qualche veleno per stordirle ed anticiparne la morte.
Non
oso pensare allo spettacolo di queste torce umane, che scomparivano tra
le fiamme con la bocca contorta dal dolore, emettendo terrificanti
grida.
Le
cronache di quegli eventi raccontano che intorno ai roghi, tra il fumo e
il puzzo di carne bruciata, si aggiravano venditori di vino, angurie e
dolcetti per intrattenere la folla.
Le
strade erano gremite d’adulti allegri e bambini festosi, pronti a
godersi lo spettacolo, senza rendersi conto dell’orrore che li
circondava.
A
distanza di secoli, sento ancora distintamente le grida di queste
donne, alle quali sono vicina col pensiero ed ho la certezza che se la
storia si ripetesse non avrei scampo, arderei con loro.
Auguro buon SAMHAIN a tutti.
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