giovedì 25 maggio 2023

Un ricordo di FABER

Girovagando per Blogger, ho notato che tanti di voi hanno amato Fabrizio De André. Ho deciso di postare alcune foto di parecchi anni fa, che spero vi siano gradite.




Scomparso l'11 gennaio 1999, il cantautore genovese è stato cremato. Il giorno seguente alla cerimonia funebre, a cui parteciparono oltre diecimila persone, le ceneri sono state disperse, per sua espressa volontà, al largo di Genova, nel Mar Ligure, sebbene il suo nome compaia anche all’interno della tomba di famiglia nel cimitero Monumentale di Staglieno. Nella bara, accanto al corpo, volle: un pacchetto di sigarette,  una sciarpa rosso/blu del suo amato Genoa, un drappo azzurro come il mare e un naso da pagliaccio.






Dal 31/12/2008 al 03/05/2009, la sua città natale, gli dedicò una mostra, non solo a palazzo Ducale ma anche nelle vie principali di Genova.
Alcune foto furono posizionate  sulle vetrine della Fnac in via xx Settembre.



Con la sua immancabile sigaretta.


In compagnia della sua grande amica Fernanda Pivano





Con la moglie Dori Ghezzi.





 Via al mare è stata dedicata a Faber, conduce dal Poro Antico all'isola della chiatte.

Quando la morte mi chiamerà

forse qualcuno protesterà

dopo aver letto nel testamento

quel che lascio in eredità,

non maleditemi non serve a niente

tanto all’inferno ci sarò già

( Il testamento di Fabrizio De Andrè)



sabato 20 maggio 2023

BELLA CIAO


Da un po' di tempo in qualsiasi trasmissione televisiva, radiofonica e durante le manifestazioni e feste di ogni tipo, viene intonata la canzone: Bella ciao.

Persino nell'episodio n°13 della serie spagnola: "La casa di carta", otto ladri (vestiti di rosso), assassini, con curriculum da brividi, intonano questa canzone mentre torturano e tengono in ostaggio i lavoratori della Zecca di stato.

Mercoledì 17 maggio, alle 10,20, nell'udienza del Papa, il sistema di megafonia di Piazza San Pietro lancia a tutto volume: Bella Ciao. Francesco sorride, muove le labbra, visibilmente compiaciuto al quale si uniscono con cori i cardinali e i fedeli.

Per me, questa canzone ha un significato particolare, che non necessita nessuna spiegazione ma sono stufa che venga usata come inno da criminali, manutengoli e da un monarca assoluto.

mercoledì 17 maggio 2023

Proverbio genovese



Libretti contenenti tutti i proverbi genovesi.

Né pe Mazzo né per mazzòn no te levâ o pellisson.

Né di Maggio né di maggionenon ti levare il pelliccione.

Questo proverbio genovese consiglia cautela e prudenza nell'alleggerirsi dei vestiti pesanti. In questo caso il proverbio riflette l'incostanza tipica della temperatura di questo mese e di queste settimane. 

Tutti i proverbi genovesi si legano bene al carattere di fondo dei liguri: scettici, concreti, per nulla portati alla retorica, arguti e scabri.


mercoledì 10 maggio 2023

La leggendaria torta Panarello.

 L'idea venne ad un ragazzino, Francesco Panarello, assunto come capo pasticcere in un forno di via Porta D'Archi.

E' lui che decide di aggiungere agli impasti quantità maggiori di burro e zucchero, per renderli più gustosi.

Nel 1885 a Genova, la famiglia Panarello, fonda la prima pasticceria, diventata sinonimo di dolci italiani. È tradizione per i genovesi, comprare questo dolce per compleanni, battesimi, matrimoni e feste importanti. Non c’è occasione speciale che si festeggi senza questa torta tonda, profumata, gialla e soffice. Classica o nelle varie versioni contemporanee con crema pasticcera, zabaione o cioccolato. E per la mattina, c’è la monodose, Panarellina, che si può farcire anche con la marmellata: per una vera colazione genovese doc.

Per me è un rito, ogni volta che mi reco in Via XX Settembre, devo entrare nel negozio e acquistare questa delizia sia per il palato che per l'umore perché mi ricorda la gioia che provavo da bambina quando il gusto e il profumo di questo dolce inebriava i miei sensi.  

giovedì 4 maggio 2023

IL SOL DELL' AVVENIRE


 Mi sono recata al cinema per visionare l'ultimo film di Nanni Moretti: "Il sol dell'avvenire".
Seguo questo regista dai suoi albori. Abbiamo la medesima età ( oggi siamo degli splendidi settantenni) e continuiamo a credere negli stessi valori.
Non desidero scrivere una recensione perché a mio modesto parere, per comprendere il messaggio del film bisogna vederlo.
Mi sono riconosciuta nel personaggio di Giovanni che prova disincanto, paura, nostalgia o rifiuto per queste cose:
La politica
La violenza fine a se stessa
Il ritrovarsi d'accordo sempre con una minoranza.
La crisi dei sentimenti
La coerenza pagata a duro prezzo
I film programmati  solo su Netflix
L'importanza delle parole: basta cambiarne una, cambia tutto e L'attuale uso smodato dell'inglese.
La fatica di confrontarsi con le nuove generazioni
Il valore delle canzoni eseguite in italiano. Colonna sonora del film: ( Battiato, Tenco, De Andrè e Noemi)
I sentimenti che trasmettevano i film d'autore.

IL finale è commovente, in un corteo sfilano gli attori che hanno lavorato con lui in tutti questi anni, dopo di che, un primo piano, inquadra Moretti a tutto campo, che con un sorriso melanconico, saluta il suo pubblico.
Non so se sarà un addio, comunque caro Nanni desidero ringraziarti perché i tuoi film mi hanno aiutato a crescere.


                                     Due anni fa con Moretti per l'usciata del suo film: Tre piani

lunedì 1 maggio 2023

Le gioie della nonnità.


Non abbiamo ricevuto nessuna onorificenza (cavaliere) o medaglie per aver lavorato 40 anni,  od essere cittadini modello.  

Questa targhetta naif, è il dono più prezioso, ricevuto da nostro nipote Pietro, oggi tredicenne.

Per noi è un attestato, che conferma la riconoscenza per il tempo e l'amore a lui dedicati, con tanto entusiasmo.

sabato 29 aprile 2023

SACRO BOSCO DALMATICO



         Come vi avevo preannunciato nel post precedente, ero alla ricerca del bosco sacro.




Ieri, finalmente grazie alla pulitura recente dei boschi e alle mie investigazioni, all'improvviso come potete vedere dalla foto ( io sono in alto), mi è apparso il cippo marmoreo, sul quale si può ancora leggere: 
BOSCO SACRO DALMATICO- XXI giugno 1931. 
Quel giorno sulle alture di Peralto (Righi), che dominano la città di Genova, furono piantati 21 pini marittimi, sui quali vennero affisse targhe di legno, con i nomi delle città adriatiche irredente.


Si svolse una festa grandiosa e la cerimonia fu seguita da molti cittadini. Nel cielo volarono idrovolanti, che lanciarono manifestini colorati. Le bande rallegrarono i presenti suonando vari inni.
La mia ricerca è stata lunga e faticosa, e il ritrovamento del Bosco Sacro con l'ara, mi ha reso felice.  C'è anche un pochino di magia  quando si arriva al successo attraverso la deduzione. al fatto storico e ai pochi indizi.



Nel cippo si può notare un foro, sul quale sventolava la bandiera storica di Goffredo Mameli e quella dei legionari di Fiume.
Non vorrei che questo mio interesse fosse scambiato per nostalgia di quel periodo storico ( che io aborro)  ma trovo deplorevole cancellare o deturpare le vestigia del passato e delle civiltà precedenti. Il mio interesse è stato solo storico e dettato soprattutto dal desiderio di vedere con i miei occhi quello che gli anziani mi raccontavano da tanto tempo.

Questo è il link per vedere video istituto luce su Yuo tube
https://www.youtube.com/watch?v=L24qFihh9bg

giovedì 27 aprile 2023

Panchina numero 14



 Ieri, mio marito ed io abbiamo deciso di recarci nel parco del Righi, per immergerci nel silenzio e mangiare in pace all'aria aperta. Ho preparato lo zaino, nel quale ho riposto le  immancabili fave, il salame di Sant' Olcese, il formaggio sardo fresco, il  termos con il caffè, la frutta e qualche dolcetto. Siamo partiti da Granarolo a piedi ed abbiamo praticato un percorso ad anello di 14 chilometri. Mi piace sostare su questa panchina solitaria, in mezzo al bosco ed ascoltare il fruscio del vento, il canto degli uccelli e il rumore bianco che proviene dal porto. Mi sono riposata come faccio sempre  su di essa, dieci minuti per poi rimettermi in cammino e tornare al paesello. Queste sono le giornate che mi  danno la carica per affrontare la dura quotidianità e farmi sentire ancora viva. Da qualche tempo ci aggiriamo in questo parco, anche alla ricerca del bosco sacro e dell'ara deposta nel 1933, per ricordare la piantagione di parecchi pini, oggi quasi centenari. 




lunedì 24 aprile 2023

Aldo Gastaldi nome di battaglia: Bisagno.


  Monumento di Bisagno a Fascia

 Ciao Comandante Bisagno,

non ti ho mai incontrato
ma so chi eri.
Non ti ho mai parlato
ma conosco i tuoi pensieri;
non ero al tuo fianco
quando sulle nostre montagne
soffrivi e combattevi,
tuttavia, il tuo ricordo
è vivido nella memoria
di una donna,
alla quale regalasti la libertà.

                                           Giò



Eri nato a Granarolo e noi non ti dimenticheremo mai!
Targa sulla tua casa natia.



sabato 22 aprile 2023

Festa della bandiera 2023


Nonostante Genova non sia più quella di una volta, sono sempre orgogliosa di essere

GENOVESE!