lunedì 11 marzo 2024

Fabrizio De André - Creuza de ma (Live) - Ultimo suo concerto



Creuza di mare

Ombre di facce facce di marinai
da dove venite dov’è che andate
da un posto dove la luna si mostra nuda
e la notte ci ha puntato il coltello alla gola
e a montare l’asino c’è rimasto Dio
il Diavolo è in cielo e ci si è fatto il nido
usciamo dal mare per asciugare le ossa dall’Andrea
alla fontana dei colombi nella casa di pietra.
E nella casa di pietra chi ci sarà
nella casa dell’Andrea che non è marinaio
gente di Lugano facce da tagliaborse
quelli che della spigola preferiscono l’ala
ragazze di famiglia, odore di buono
che puoi guardarle senza preservativo.
E a queste pance vuote cosa gli darà
cosa da bere, cosa da mangiare
frittura di pesciolini, bianco di Portofino
cervelle di agnello nello stesso vino
lasagne da tagliare ai quattro sughi
pasticcio in agrodolce di lepre di tegole.
E nella barca del vino ci navigheremo sugli scogli
emigranti della risata con i chiodi negli occhi
finché il mattino crescerà da poterlo raccogliere
fratello dei garofani e delle ragazze
padrone della corda marcia d’acqua e di sale
che ci lega e ci porta in una mulattiera di mare.

Le voci che si sentono alla fine della canzone  sono dei veri strilloni. De Andrè le ha registrate al mercato del pesce. 





Putroppo il  dialetto genovese, sta scomparendo. E' stato sostituito da una cacofonia di lingue. Quando sento i vecchi che lo parlano e con i quali posso dialogare, provo una gioia infinita. La creuza della fotografia, si trova nel mio paesello, dalla quale si può godere un panorama meraviglioso e raggiungere dopo una piacevole passeggiata... il mare.




                                          Si cammina tra paesaggi antichi...


                                               ... e si raggiunge il mare!

giovedì 7 marzo 2024

Lo scivolone del Comune di Genova per l' 8 Marzo.


Il Comune di Genova,  la Regione, insieme a Confartigianato per festeggiare l'8 Marzo, ha dedicato  alle donne, tre nuovi gusti di gelato. 

1)Women”, un sorbetto di mirtilli e spumante con variegatura di passion fruit e buccia di limone grattugiata. 
2)“Primavera in rosa”, invece, è il semifreddo rosa, con polvere di barbabietola, striato con purea di frutti di bosco e decorato con pan di spagna. 
3)Women”, un sorbetto di mirtilli e spumante con variegatura di passion fruit e buccia di limone grattugiata. 
VERGOGNA! Noi donne abbiamo bisogno di ben altro, che leccare un gelato. 
Abbiamo lottato per avere dei diritti ma il cammino è ancora lungo.
  • Diritto di voto attivo e passivo (1945 e 1946)
  • Accesso agli impieghi pubblici (1963)
  • Divorzio (1970)
  • Riforma del diritto di famiglia (1975)
  • Aborto (1978)
  • Addio al delitto d'onore e al matrimonio riparatore (1981)
  • Parità sul lavoro (2010)

Le donne chiedono diritti, il Comune di Genova dà loro il gelato.

sabato 2 marzo 2024

Un sorriso strappato!


 Ho trascorso una settimana orribile, non vi racconto i dettagli, perché la realtà supera qualsiasi fantasia.

Ero proprio stanca e devastata. Mi avvicino alla libreria per prendere un libro, che avevo intenzione di leggere. Lo apro e spunta il foglio che ho postato. Chissà da quanti anni che era prigioniero in mezzo alle pagine? Lo avrò custodito lì in un tempo che ero felice e non lo sapevo. Lo apro e per un attimo guardando le vignette, ho sentito muovere le mie labbra e accennare un sorriso.

Sapete cosa ho fatto? Mi sono seduta sul divano, ho aperto una bottiglia di moscato, riempito un bicchiere e mi sono lasciata trasportare dai profumi aromatizzati di questo vino.

Aveva ragione Louis Pasteur quando asseriva che una bottiglia di vino, contiene più filosofia che tutti i libri del mondo.

domenica 25 febbraio 2024

THE FATHER- NULLA E' COME SEMBRA:





Mi sento come se stessi perdendo tutte le mie foglie, i rami, il vento e la pioggia. Non so più che succede. Frase finale del film quando il personaggio regredisce, torna bambino, invocando la mamma.


M'inchino davanti alla magistrale interpretazione di Anthony Hopkins ma il film non rispecchia la mia realtà dell'Alzheimer. La vicenda si svolge a Londra e le persone vivono in un quartiere residenziale e non sono dei poveracci. Nella maggioranza dei casi, l'attuale società italiana, che deve gestire questa malattia è composta da persone non agiate. Avete mai accudito un vostro caro con questa patologia e poter continuare a lavorare e vivere? Le badanti a giornata costano tantissimo, Per entrare in una casa di riposo e pagare la retta bisogna mettere insieme: 

La pensione dell'anziano

L'invalidità

L'accompagnamento

E il resto lo devono aggiungere i figli e nipoti. 

A Genova abbiamo raggiunto euro 1900/2500 al mese, senza la fornitura di medicinali.

La situazione peggiora per le donne vedove, che spesso godono solo della pensione di reversibilità.

La realtà è ben lontana da ciò che si visiona nel film. Dove sono le dorate case di riposo con stanze singole, posizionate in dei parchi, gestite da suadenti e materne infermiere? La maggioranza di queste strutture sono gestite da cooperative, solo avide di denaro, che per guadagnare sempre di più, tagliano i servizi agli anziani.  Chi dovrebbe occuparsi dei nostri cari non é preparato a gestire questa malattia e per i parenti spesso è difficile dialogare con loro perché hanno degli atteggiamenti scostanti quando domandiamo qualche delucidazioni o aiuto.

Sarò una voce fuori dal coro ma quando si vive sulla propria pelle queste situazioni, non posso farmi contare delle (Musse- genovese) favole come quelle propinate in questo film.

I veri problemi da affrontare nelle trasmissioni televisive e dai politici sono questi perché prima o poi può capitare a tutti di dover affrontare questa realtà.

sabato 17 febbraio 2024

LA BUONA MORTE.

 

Ho lavorato e collaborato per quasi 40 anni, con alcuni paesi nordici (Danimarca, Svezia, Norvegia e Olanda) evoluti socialmente. Spesso osservando la qualità della loro vita, ( tutti pagano le tasse e quindi i servizi funzionano)  ho constatato che  gli abitanti di questi stati, sono seguisti dalla loro nascita, fino alla morte. In questi giorni in Olanda una coppia di 91 anni, sposata da 66, credenti e malati terminali, hanno potuto porre fine alle loro sofferenze insieme, grazie all'eutanasia.

Si parla tanto e a sproposito di libertà ma se mi si vieta di porre fine alla mia vita quando non è più degna di essere vissuta perché la malattia oltre al dolore mi cancella la dignità, allora sono consapevole di vivere in una Nazione ancora posizionata nel Basso Medioevo, che considera questo desiderio, un reato. 

Il grande Tomaso Moro nel 1500 aveva chiesto alla legislatura e ai sacerdoti di accettare la dolce morte. 

Siamo nel 2024 e l'eutanasia è  ancora illegale in Italia. Grazie alla sentenza 242/2019 della Corte Costituzionale è possibile richiedere il suicidio medicalmente assistito, ossia l'aiuto indiretto a morire da parte di un medico. La procedura comunque è lunga ed estenuante, tanto che molte persone si recano nella vicina  Svizzera.

Non basta questa sentenza, occorre una legge che permetta a chi non desidera di finire i propri giorni  nel dolore, di porre fine alla propria esistenza.  Naturalmente chi è contrario potrà crogiolarsi nella sua sofferenza, ma deve dare la possibilità a chi lo desidera, di poterlo fare.

Nella vita non ci sono solo doveri (ci hanno obbligato a vaccinarci). In Italia abbiamo bisogno  anche di diritti!

lunedì 12 febbraio 2024

Uno stormo di gru e di gioia.


Ieri ero sul terrazzo, rapita dai miei pensieri.  Questo per me è un periodo veramente difficile. Pensavo a quanto la vita possa essere bella ma anche tanto complicata. All'improvviso sento un gran starnazzare, alzo gli occhi al cielo e vedo uno stormo di di gru, che sta migrando. Ondeggiano, si stringono, si allargano, formano una V gigante. Il loro verso Kru, Kru è una melodia che mi avvolge e mi tranquillizza. In un attimo spariscono ma la loro visione è stata un dono della natura che noi non sappiamo  più valutare e rispettare.



                                                          Foto del passaggio


                         In Giappone è il simbolo di lunga vita, felicità e buona fortuna.
                                            Speremmu bèn (genovese) Speriamo bene!

mercoledì 7 febbraio 2024

Vi chiedo una consulenza.



La vecchiaia avanza e i problemi informatici ingrandiscono.
Solitamente uso un computer fisso, per scrivere e commentare i post,
Qualche volta la sera per comodità, adopero il tablet. Da circa una settimana quando apro i vostri blog, non riesco più a commentare con Google, risulto anonima. Ho provato e riprovato per cercare di rimediare ma non ci sono riuscita. Avete qualche consiglio da darmi per risolvere il problema? 
Vi ringrazio anticipatamente.
Angela

sabato 3 febbraio 2024

Una virgola, per continuare a sperare.


 

 Desidero regalarti una virgola perché tu possa continuare a

 scrivere la tua storia, anche se il mondo pesa su di te.  



              Un regalo per voi, il tramonto di ieri sera a Genova

sabato 27 gennaio 2024

Sovraffollamento turistico: Agonia di Genova.

 


                                                  Spiaggia di Boccadasse.

Come vi ho già raccontato, da Giugno dell'anno scorso, nel mio condominio è stato aperto un b&b. Ho trascorso un estate tremenda ma anche in questi mesi, autunno/invernali, i turisti (sei per volta) continuano a svernare a Genova. Arrivano da tutte le parti del mondo e non hanno nessun rispetto per chi vive nel palazzo. Si ubriacano, arrivano a tutte le ore del giorno e della notte. Genova non ha strade, si è dovuta espandere verticalmente perché la pianura è quasi inesistente. Questo sovraffollamento turistico arreca  enormi disagi per i residenti.



In porto, tutti i giorni, già dall'alba arrivano tre navi da crociera, che vomitano nel centro città migliaia di persone. Una nave sempre con i motori accesi, equivale a 15.000 auto in movimento. I giovani non trovano più case in affitto perché gli speculatori edilizi le acquistano per pochi soldi, le ristrutturano e aprono i b&b. Chi è al governo, dovrebbe regolamentare e tassare l'affittatura selvaggia. Nel 80% dei casi è rendita passiva e parassitaria.   La foto mostra il record di ottobre con quattro navi presenti nel porto.



                                                     Le Cinque Terre

L'ondata di proteste antituristiche di massa sta crescendo . Milioni di cittadini come me, in tutta Europa hanno cominciato a esprimere il loro dissenso. Sui muri sono apparse scritte che invitano i turisti a non invadere le città.



                                        Stazione di Monterosso



                                                             CAMOGLI

Gli equilibri sociali sono compromessi ed è dimostrato dal grido di lamento dei genovesi, che si sentono assediatati  da questo turismo esagerato, che spesso impedisce ai residenti di vivere la propria città. 
Purtroppo i rumori tipici come: l'adorata tramontana, lo sciabordio del mare che invade la Superba di salsedine, lo stridio dei gabbiani , sono soffocati da un grande ramadan (dal dialetto genovese: confusione).

lunedì 15 gennaio 2024

Artemisia Gentileschi.

                                              
                                               Giuditta e Abra con la testa di Oloferne

In questi giorni la mostra dedicata alla pittrice Artemisia Gentileschi è stata travolta dalle polemiche perché accusata da alcune studentesse dell'Università di Genova e dalle attiviste di NonUnaDiMeno, di un approccio patriarcale e voyeuristico. Hanno puntato il dito contro una spettacolarizzazione dello stupro, che l'artista nel 1611, subì da un suo collega, Agostino Tassi , amico del padre.
Mossa dalla curiosità mi sono recata a Palazzo Ducale. I quadri della pittrice sono splendidi e chi sostiene che Artemisia dipinga più volte nella sua carriera questo quadro, per vendicare la violenza subita, non rende merito al suo talento e alla sua grandezza.

   

Approvo l'allestimento della stanza dello stupro. da parte del  curatore della mostra  Costantino D'Orazio. A metà percorso si entra in questa sala buia, con una finestra battuta dalla pioggia. C'è un letto che a tratti si colora di rosso e una voce femminile  racconta con le parole di Artemisia, com'è avvenuto lo stupro.
Prendo le distanze dalle polemiche di queste donne e mi congratulo con il curatore (uomo) che ha avuto il coraggio di rendere giustizia alla verità storica.
Consiglio alle giovani donne di approfondire la vita di questa pittrice, che ebbe il coraggio di denunciare il suo violentatore, fu processata e torturata ma non smise mai di lottare.