sabato 28 giugno 2025

Ci sono occhi che...




Ci sono occhi che ti toccano manco fossero mani.

Gli occhi del mio consorte, di mia figlia, del mio adorato nipote e dei miei pazienti, quando mi chiedevano comprensione e aiuto. Quelli dei viaggiatori che incontro  sulla cremagliera, sui treni e sull'autobus ma soprattutto dei viandanti. Sguardi intensi, tristi, imbarazzati o birichini, che hanno il potere del contatto. Non parlo solo di vedere ma di sentire. Qualche volta ho risposto a certi sguardi tristi o in preda al dolore, con un sorriso, sperando di rincuorare la persona. Oggi si tende a non  incrociare più lo sguardo altrui ed è forse per questo, che il male sta dilagando.  Diffido di chi mi parla e abbassa lo sguardo. Gli occhi sono il simbolo della luce e leggendo "Cecità"  scritto da José Saramago, ho imparato molto.




Tutte le persone con cui entro in contatto mi dicono che si capisce immediatamente cosa penso perché:

                                          PARLO CON GLI OCCHI.

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