domenica 29 aprile 2007

Metropolis








Il film Metropolis è stato tratto dall’omonimo libro di Thea Von Harbou, moglie del regista Fritz Lang.
Fu proiettato per la prima volta a Berlino, il 10 gennaio 1927. Il regista ha ambientato la vicenda nell’anno 2026 (fantascienza) e poiché Lang fu anche architetto e pittore, la sua fantasia scenografica fu espressa a livelli ineguagliabili, mostrando scenari avveniristici del mondo tecnologico ed industriale.
Metropolis è un’opera d’arte, un capolavoro, una pietra miliare del cinema ed è il primo film della storia tutelato dall’Unesco, nel registro (Memory off the world). Metà del film è andato perso, distrutto durante i bombardamenti della seconda guerra mondiale.
La versione più esaltante è quella di 87 minuti colorizzata e ridoppiata con la colonna Rock del 1984 da Giorgio Moroder. Trai brani inseriti c’è anche Radio Gaga dei Queen…..da brivido! Molti registi di fantascienza si sono ispirati a Metropolis: George Lucas (Guerre stellari) o Stanley Kubrik (Dott. Stranamore.) e Blade Runner.

La storia si svolge in un’ipotetica città del futuro, nella quale la classe operaia è sfruttata in modo estremo da parte di pochi ricchi (unico padrone) che vivono allegramente la loro vita tra lussi sfrenati (Attualissimo).
Gli operai sono costretti a vivere e lavorare nelle viscere della terra ed è vietato loro salire in superficie per godere della luce del sole. Camminano come automi, sempre con il capo chino. La trama è avvincente, l’intreccio è ben ritmato mentre il finale sarebbe auspicabile per risolvere i nostri attuali conflitti.
Degni di nota sono alcuni contrasti: alto/basso, luce/buio. Amore/odio. Peccato/redenzione.
Non aggiungo altro perché solo un’attenta e ripetuta visione può far scoprire tutti i simbolismi celati nella pellicola, per me….. MITICA!


giovedì 26 aprile 2007

Il piccolo grande Uomo

 
Il 27 aprile 1937 moriva a 46 anni, Antonio Gramsci, politico, filosofo, scrittore ed uno dei fondatori del partito Comunista italiano.


“Odio gli indifferenti. Credo come Federico Hebbel che Vivere vuol dire essere partigiani.Non possono esistere i solamente uomini, gli estranei alla città. Chi vive veramente può essere cittadino e parteggiare. Indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita.
Perciò odio gli indifferenti. L’indifferenza è il peso morto della storia. E’ la palla di piombo per il novatore, è la materia inerte in cui affogano spesso gli entusiasmi più splendenti, è la palude che recinge la vecchia città e la difende meglio della mura più salde, meglio dei petti dei suoi guerrieri, perché inghiottisce nei suoi gorghi limosi gli assalitori, e li decima e li scora e qualche volta li fa desistere dall’impresa eroica”……. Antonio Gramsci

Io sono partigiana, perché disprezzo chi non partecipa, disprezzo l’indifferenza e penso che il proletariato attuale stanco e demoralizzato è vittima di quest’indifferenza. La sua colpa è quella di aver peccato d’ingenuità, delegando il suo destino nelle mani di dirigenti venduti che mirano solo al potere. Si sono seduti a tavola con i potenti dimenticando il vero motivo per cui erano stati eletti.
Ora purtroppo stiamo raccogliendo i frutti marci del dialogo, che questi manutengoli hanno instaurato con la borghesia arrivista.                Gio

……
L’ingiustizia non è il solo male che divora il mondo,
anche l’anima dell’uomo ha toccato spesso il fondo,
ma dobbiamo fare presto perché più che il tempo passa
il nemico si fà d’ombra e s’ingarbuglia la matassa…..    Guccini