Sabato pomeriggio, mio marito mi ha trascinato al cinema per visionare il film d’Ermanno Olmi intitolato: Centochiodi.
Il
regista in questa sua ultima opera (non girerà più film), ha trattato
molte tematiche che gli esseri umani devono combattere durante la loro
vita. La miseria vissuta con dignità, il precariato dei giovani, lo
sfruttamento dei fiumi (in questo caso il Po).L’arroganza del potere che
con le ruspe e documenti burocratici incomprensibili, sfratta e abbatte
centri d’aggregazione, (Centri sociali) nei quali il popolo si ritrova
per trascorrere qualche ora di serenità o godersi la meritata pensione. A
mio avviso il punto mirabile del film è quello dedicato alla prepotenza
del clero che spesso con la sua ottusità considera il dogma più
importante dell’uomo.In questi mesi avrete capito tramite i post che la
visione della mia vita è laica perciò le religioni non devono imporre le
loro idee.
La
vicenda riguarda un giovane ed affermato professore di filosofia e
storia delle religioni (Raz Degan), che insegna all’università di
Bologna. Egli frequenta per le sue ricerche, un’antica biblioteca, zeppa
di manoscritti teologici, che il custode trova sparsi per terra, sulle
pareti e sui tavoli trafitti da grossi chiodi.
La
polizia indaga, il professore sparisce,abbandona tutti i suoi effetti
personali nel fiume Po per inscenare un suicidio. Ricomincia una nuova
vita sulle rive del fiume, dove scopre un vecchio rudere vicino ad un
paese, nel quale intreccia storie d’amicizia e d’amore con gli abitanti
del luogo. Barcaioli, contadini, commesse, postini gente umile e
semplice, riconoscono in lui, una guida. Il giovane diventa per loro
l’uomo Cristo che si può incontrare in qualsiasi giorno della nostra
vita. Il Cristo della strada, che aiuta chi è in difficoltà e non quello
degli altari e delle cerimonie pompose del Vaticano. Neppure quello
imbalsamato nei libri teologici adoperati per comoda formalità, ipocrita
convenienza e a volte come pretesto di sopraffazione.
Non
vi racconto il finale di questa grande perché semplice opera. Se
qualcuno di voi lo andrà a visionare è giusto che abbia un po’ di
suspance….
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