Il film Metropolis è stato tratto dall’omonimo libro di Thea Von Harbou, moglie del regista Fritz Lang.
Fu proiettato per la prima volta a Berlino, il 10 gennaio 1927.
Il regista ha ambientato la vicenda nell’anno 2026 (fantascienza) e
poiché Lang fu anche architetto e pittore, la sua fantasia scenografica
fu espressa a livelli ineguagliabili, mostrando scenari avveniristici
del mondo tecnologico ed industriale.
Metropolis
è un’opera d’arte, un capolavoro, una pietra miliare del cinema ed è il
primo film della storia tutelato dall’Unesco, nel registro (Memory off
the world). Metà del film è andato perso, distrutto durante i
bombardamenti della seconda guerra mondiale.
La
versione più esaltante è quella di 87 minuti colorizzata e ridoppiata
con la colonna Rock del 1984 da Giorgio Moroder. Trai brani inseriti c’è
anche Radio Gaga dei Queen…..da brivido! Molti registi di fantascienza
si sono ispirati a Metropolis: George Lucas (Guerre stellari) o Stanley
Kubrik (Dott. Stranamore.) e Blade Runner.
La
storia si svolge in un’ipotetica città del futuro, nella quale la
classe operaia è sfruttata in modo estremo da parte di pochi ricchi
(unico padrone) che vivono allegramente la loro vita tra lussi sfrenati
(Attualissimo).
Gli
operai sono costretti a vivere e lavorare nelle viscere della terra ed è
vietato loro salire in superficie per godere della luce del sole.
Camminano come automi, sempre con il capo chino. La trama è avvincente,
l’intreccio è ben ritmato mentre il finale sarebbe auspicabile per
risolvere i nostri attuali conflitti.
Degni di nota sono alcuni contrasti: alto/basso, luce/buio. Amore/odio. Peccato/redenzione.
Non
aggiungo altro perché solo un’attenta e ripetuta visione può far
scoprire tutti i simbolismi celati nella pellicola, per me….. MITICA!
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