giovedì 26 aprile 2007

Il piccolo grande Uomo

 
Il 27 aprile 1937 moriva a 46 anni, Antonio Gramsci, politico, filosofo, scrittore ed uno dei fondatori del partito Comunista italiano.


“Odio gli indifferenti. Credo come Federico Hebbel che Vivere vuol dire essere partigiani.Non possono esistere i solamente uomini, gli estranei alla città. Chi vive veramente può essere cittadino e parteggiare. Indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita.
Perciò odio gli indifferenti. L’indifferenza è il peso morto della storia. E’ la palla di piombo per il novatore, è la materia inerte in cui affogano spesso gli entusiasmi più splendenti, è la palude che recinge la vecchia città e la difende meglio della mura più salde, meglio dei petti dei suoi guerrieri, perché inghiottisce nei suoi gorghi limosi gli assalitori, e li decima e li scora e qualche volta li fa desistere dall’impresa eroica”……. Antonio Gramsci

Io sono partigiana, perché disprezzo chi non partecipa, disprezzo l’indifferenza e penso che il proletariato attuale stanco e demoralizzato è vittima di quest’indifferenza. La sua colpa è quella di aver peccato d’ingenuità, delegando il suo destino nelle mani di dirigenti venduti che mirano solo al potere. Si sono seduti a tavola con i potenti dimenticando il vero motivo per cui erano stati eletti.
Ora purtroppo stiamo raccogliendo i frutti marci del dialogo, che questi manutengoli hanno instaurato con la borghesia arrivista.                Gio

……
L’ingiustizia non è il solo male che divora il mondo,
anche l’anima dell’uomo ha toccato spesso il fondo,
ma dobbiamo fare presto perché più che il tempo passa
il nemico si fà d’ombra e s’ingarbuglia la matassa…..    Guccini   

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