Il 23/07/2022, un signore si presenta alla stazione dei Carabinieri di Campobello di Licata, per denunciare il furto della sua carta d'identità. Il carabiniere di servizio annota il numero del documento, è una giornata calda e immagino che non fosse al massimo della sua efficienza.
Il 04/02/2023, mi reco alle poste per effettuare un prelievo dal mio libretto. Era tanto che non usavo la carta d'identità e all'improvviso, l'impiegato alza lo sguardo e mi comunica che non potevo effettuare l'operazione perché il mio documento risultava rubato.
Sono raggelata e tutte le persone presenti nell'ufficio mi hanno guardato con sospetto. Ho affermato che non era possibile ma l'impiegato mi ha consigliato di rivolgermi immediatamente ai carabinieri, che ho raggiunto in un baleno.
Ho spiegato il fatto, hanno controllato e mi hanno detto che purtroppo un loro collega aveva sostituito la x con la y e quindi hanno bloccato il mio documento. A 897,79 chilometri da Genova, una battuta sbagliata, mi ha cambiato la vita. Ho rischiato durante questi mesi di essere fermata e considerata una cittadina disonesta.
A questo punto, sono passati 10 giorni ma io non sono libera di effettuare ancora nessuna operazione perché nonostante le rettifiche il mio documento è sempre bloccato.
Oggi il nervosismo e lo sconforto hanno prevalso e mi sono recata in questura denunciando il fatto.
Un'ispettrice della Polizia di Stato è stata gentile e competente. Ha verificato la situazione e mi rilasciato un documento che attesta che la mia carta d'identità e valida a tutti gli effetti. Sorridendo la funzionaria mi ha detto: lei ha tutte le ragioni per essere contrariata ed io faccio tesoro dell'accaduto per sapere come comportarmi in un caso analogo.
Se in un primo momento questo evento mi è apparso Kafkiano, ripensandoci ho avuto l'occasione di verificare l'effetto" farfalla" (teoria del caos). Una variazione di un numero cosa può comportare nella vita di un essere umano.
Come nel "Fu Mattia Pascal" mi sono resa conto che senza documento, non hai un'identità reale, non puoi più compiere azioni normali e quotidiane. Non esisti e non esistere per la società non rende liberi. E' morte civile che ti impedisce di essere conosciuta.