Mi sento come se stessi perdendo tutte le mie foglie, i rami, il vento e la pioggia. Non so più che succede. Frase finale del film quando il personaggio regredisce, torna bambino, invocando la mamma.
M'inchino davanti alla magistrale interpretazione di Anthony Hopkins ma il film non rispecchia la mia realtà dell'Alzheimer. La vicenda si svolge a Londra e le persone vivono in un quartiere residenziale e non sono dei poveracci. Nella maggioranza dei casi, l'attuale società italiana, che deve gestire questa malattia è composta da persone non agiate. Avete mai accudito un vostro caro con questa patologia e poter continuare a lavorare e vivere? Le badanti a giornata costano tantissimo, Per entrare in una casa di riposo e pagare la retta bisogna mettere insieme:
La pensione dell'anziano
L'invalidità
L'accompagnamento
E il resto lo devono aggiungere i figli e nipoti.
A Genova abbiamo raggiunto euro 1900/2500 al mese, senza la fornitura di medicinali.
La situazione peggiora per le donne vedove, che spesso godono solo della pensione di reversibilità.
La realtà è ben lontana da ciò che si visiona nel film. Dove sono le dorate case di riposo con stanze singole, posizionate in dei parchi, gestite da suadenti e materne infermiere? La maggioranza di queste strutture sono gestite da cooperative, solo avide di denaro, che per guadagnare sempre di più, tagliano i servizi agli anziani. Chi dovrebbe occuparsi dei nostri cari non é preparato a gestire questa malattia e per i parenti spesso è difficile dialogare con loro perché hanno degli atteggiamenti scostanti quando domandiamo qualche delucidazioni o aiuto.
Sarò una voce fuori dal coro ma quando si vive sulla propria pelle queste situazioni, non posso farmi contare delle (Musse- genovese) favole come quelle propinate in questo film.
I veri problemi da affrontare nelle trasmissioni televisive e dai politici sono questi perché prima o poi può capitare a tutti di dover affrontare questa realtà.