Maria e Inigo i miei genitori d'animaSona nata il 3 ettembre 1952 e come tutti, ho avuto due genitori biologici.
Una madre anafettiva,burbera con problemi neurologici (ai tempi sottovalutati). Ha sempre rifiutato le classiche manifestazioni d'affetto come: abbracci,baci e coccole.Mi sgridava con la sua voce squillante e fastidiosa, anche per un non nulla. Ero una bambina bravissima ma lei coglieva ogni occasione per tarparmi le ali e farmi sentire inadeguata.
Mio padre nato in Francia, aveva un fascino particolare, era delicato e bellissimo.
E' stato un gran lavoratore e non ho mai capito come abbia potuto sopportare e restare accanto a mia madre, fino a 86 anni. Lei morì a 91.
Ho sofferto tanto, anche perchè nella mente di quella bimba spesso spaventata,aleggiava sempre questo pensiero: Se mia madre non mi ama, come posso sperare che qualcuno mi vorrà bene?
All'improvviso accadde qualche cosa d'inaspettato, che cambiò la mia vita.Negli anni 50, la famiglia era composta da più elementi ed un giorno, forse per volere di mio padre, vennero a vivere con noi zia Maria, sorella di mio papà,una donna dolcissima e suo marito Inigo, toscano doc, che divenne la mia enciclopedia vivente. Grazie alla comprensione, all'affetto e alla dedizione nei mie confronti, sono nata una seconda volta: ero la loro figlia d'anima e con il loro affetto, hanno impedito che diventassi una donna: "monca d'amore"e incapace di donarlo.
L'altro fatto, che definisco fortunato e meraviglioso, è stato l'incontro con Pino, un ragazzo serio che pur giovanissimo lavorava già in fabbrica. Ci sposammo e con lui cominciai una nuova e serena vita. Quest'anno ad ottobre festeggeremo 55 anni di matrimonio.
Sono diventata madre di Francesca e nonna di Pietro, ai quali non faccio mai mancare il mio immenso amore.
Mi permetto di dare un consiglio alle giovani donne che desiderano avere un figlio:
Ricordate sempre che senza l'amore materno, il cammino di un bimbo sarà sempre arduo,in salita, con meno capacità di gestire le emozioni e la pura dell'abbandono.
Come potete notare, ho 72 anni ma quel dolore è sempre con me.