Quando
Josephine Beauharnais incontrò per la prima volta Napoleone gli donò un
mazzolino di viole mammole che adornavano il suo vestito. L’imperatrice
adorava questi fiori, tant’è vero che ne riempì i suoi giardini e li
volle ricamati sull’abito da sposa.Circondato da così tante viole,
Napoleone le adottò anche per l’amante,Maria Walewska, alla quale
scriveva nell’aprile del 1807: ” Maria, mia dolce, accetta questo
mazzolino di violette e possa diventare un misterioso legame fra noi, un
vincolo segreto in mezzo alla folla che ci circonda. Esposti agli
sguardi altrui potremo così capirci: quando porrò la mano sul cuore
saprai che esso è ricolmo di te e per rispondere tu premerai al seno i
tuoi fiori. Amami, mia dolce Maria, e che la tua mano non si stacchi mai
da queste violette”.
Alla
partenza per l’esilio dell’Elba, Napoleone era ormai talmente dominato
dal pensiero di questi fiori che promise di tornare a Parigi”alla
stagione delle viole”. I bonapartisti ne fecero il loro fiore
contrapponendolo ai gigli dei Borboni.
Quante cose..... che amo sono racchiuse in queste poche righe!
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