giovedì 18 ottobre 2007

Il gatto e la volpe


Per noi la forma normale d’occupazione è il lavoro a tempo indeterminato, perché riteniamo che le persone devono potersi costruire una prospettiva di vita e di lavoro. Siamo contrari alle legge 30.
Questo non è uno slogan scritto su uno striscione che Sabato 20 ottobre apparirà nel corteo contro il precariato. E’ una frase che faceva parte del programma elettorale dell’Unione. Quest’impegno ha fatto confluire allo schieramento molti voti, grazie ai quali è nato l’attuale governo. Non mantenendo gli impegni con gli elettori, il governo con il suo comportamento, mina anche i principi della Costituzione, in fatto di diritto al lavoro, con la grave complicità di una parte del Sindacato.
Grande è stata l’ingenuità della sinistra a delegare le sorti di migliaia di giovani nelle mani di Prodi (ex DC) e di Padoa Schioppa (freddo banchiere).
Questi due politici, hanno deciso di risanare i conti pubblici legittimando un precariato vergognosamente sempre più vasto e mantenendo le pensioni e gli stipendi più bassi d’Europa. Non è questo che volevo quando ho votato per questa coalizione.
E’ giusto che le vere forze di sinistra manifestino il loro malcontento per unirsi in qualcosa di veramente ROSSO, contro i convertiti al capitalismo selvaggio.
Questo post, vuole essere la denuncia di due genitori, testimoni impotenti di fronte alla disperazione della loro figlia, laureata e precaria, con un contratto a progetto, € 530 mensili, che non prevede la copertura mutualistica, della pensione e le ferie.
I sacrifici ai quali tutti e tre ci siamo sottoposti sembrano vanificati e ciò che ci rattrista maggiormente è la consapevolezza di essere diventati invisibili.

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