Desidero
unirmi a quei blogger, che oggi 15 ottobre scriveranno un post per
focalizzare l’attenzione sull’ambiente, con lo scopo di costruire un
futuro migliore.
Il rispetto del nostro pianeta è un’emergenza e dovrebbe apparire come priorità nei programmi di tutti i governi del mondo.
Per
contribuire alla salvezza della Terra bisogna ridurre i consumi
d’energia proveniente dalle fonti fossili (petrolio, gas, carbone) a
favore di quelle solari ed eoliche, se vogliamo consegnare alle
generazioni future un pianeta vivibile.
C’è
molto da fare ma qualche volta basterebbe rispolverare semplici ed
efficaci comportamenti delle generazioni precedenti e come asseriva
Calvino:
Arruolerò un esercito negli alberi,
e ricondurrò alla ragione la terra e i suoi abitanti (Barone Rampante).
Quando
non esisteva il partito dei Verdi e Pecoraro Scanio non era ancora
nato, la mia generazione negli anni 50-60 era solita partecipare alla
festa degli alberi.
Tutti
gli scolari piantavano alberelli sulle colline o nei prati della
propria città. Lo scopo era di stimolare il rispetto e l’amore nei
confronti del verde, un bene prezioso che ogni uomo deve proteggere e
salvaguardare.
Le
uniche pinete esistenti a Genova, sono il frutto dell’impegno di tanti
ragazzi che stimolati dalla scuola e sensibilizzati dalla Guardia
Forestale hanno costruito un vero patrimonio.(vedi foto)
Gli
alberi ci donano i loro colori, frutti, forme e profumi, il fruscio del
vento tra le foglie, il canto degli uccelli da loro ospitati. Ci
rendono manifesto il mutare delle stagioni, purificano l’aria e
influenzano il micro clima, facendo arretrare i deserti. Pochi alberi e
qualche panchina, favoriscono l’aggregazione sociale.
Sin da
piccola ero solita abbracciare gli alberi per trarne energia e
inchinarmi davanti ad essi in segno di gratitudine, ignara che la
scienza moderna avrebbe scoperto i benefici psico-fisici che essi
producono sull’uomo.
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