domenica 14 ottobre 2007

La pineta

Desidero unirmi a quei blogger, che oggi 15 ottobre scriveranno un post per focalizzare l’attenzione sull’ambiente, con lo scopo di costruire un futuro migliore.
Il rispetto del nostro pianeta è un’emergenza e dovrebbe apparire come priorità nei programmi di tutti i governi del mondo.
Per contribuire alla salvezza della Terra bisogna ridurre i consumi d’energia proveniente dalle fonti fossili (petrolio, gas, carbone) a favore di quelle solari ed eoliche, se vogliamo consegnare alle generazioni future un pianeta vivibile.
C’è molto da fare ma qualche volta basterebbe rispolverare semplici ed efficaci comportamenti delle generazioni precedenti e come asseriva Calvino:
Arruolerò un esercito negli alberi,
e ricondurrò alla ragione la terra e i suoi abitanti (Barone Rampante).
Quando non esisteva il partito dei Verdi e Pecoraro Scanio non era ancora nato, la mia generazione negli anni 50-60 era solita partecipare alla festa degli alberi.
Tutti gli scolari piantavano alberelli sulle colline o nei prati della propria città. Lo scopo era di stimolare il rispetto e l’amore nei confronti del verde, un bene prezioso che ogni uomo deve proteggere e salvaguardare.
Le uniche pinete esistenti a Genova, sono il frutto dell’impegno di tanti ragazzi che stimolati dalla scuola e sensibilizzati dalla Guardia Forestale hanno costruito un vero patrimonio.(vedi foto)
 Gli alberi ci donano i loro colori, frutti, forme e profumi, il fruscio del vento tra le foglie, il canto degli uccelli da loro ospitati. Ci rendono manifesto il mutare delle stagioni, purificano l’aria e influenzano il micro clima, facendo arretrare i deserti. Pochi alberi e qualche panchina, favoriscono l’aggregazione sociale.
Sin da piccola ero solita abbracciare gli alberi per trarne energia e inchinarmi davanti ad essi in segno di gratitudine, ignara che la scienza moderna avrebbe scoperto i benefici psico-fisici che essi producono sull’uomo.

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