mercoledì 10 ottobre 2007

"La sua Africa"

Il 15 0ttobre 1987, Thomas Sankara fu assassinato in un colpo di stato, organizzato dal suo braccio destro e attuale presidente del Burkina Faso; Blaise Compaorè
Il giovane Sankara (37 anni) governò con indiscussa saggezza e il suo operato politico, economico, sociale e culturale, sfida gli anni e m’induce a profonde riflessioni sul futuro dell’Africa.
Sotto la sua guida, breve ma intensa, trasformò il nome del suo paese da Alto Volta (nome coloniale) in Burkina Faso (paese degli uomini integri), avviando una rivoluzione democratica e popolare.
Attuò vaste campagne di vaccinazioni col risultato di abbassare il tasso della mortalità infantile. 
Abolì l’infibulazione, introdusse il divorzio e aiutò le donne a partecipare alla vita politica. Fece piantare milioni d’alberi, obbligando il deserto del Sael ad arretrare.
Risanò i conti pubblici e il paese raggiunse l’auto sufficienza alimentare. Costruì scuole ed ospedali riducendo le spese dell’apparato statale al minimo.
Con il suo assassinio, il processo di riscossa d’alcuni popoli africani si è arrestato.
L’Africa ha il diritto alla totale indipendenza e contando solo sulle proprie forze, deve scrollarsi di dosso tutti quei banditi politici, che con la scusa degli aiuti umanitari si trasformano in sfruttatori economici.
Thomas Sankara asseriva che l’Africa scriverà la sua storia da sola.
Speriamo che i giovani africani trovino il coraggio e la determinazione per attuare questo sogno.

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