Domenica 28
ottobre 2007 (anniversario della marcia su Roma), il Papa beatificherà
498 membri del clero, (preti e suore) che morirono militando tra le file
dei franchisti, contro i socialisti, comunisti ed anarchici,
(repubblicani) durante la guerra civile spagnola. Coloro che hanno
approfondito l’argomento sono a conoscenza che furono uccisi anche 500
sacerdoti che lottarono a fianco dei repubblicani.
Perché si beatificano solo coloro che lottarono in favore di Franco? Perché è stata scelta proprio questa data?
Le
gerarchie vaticane sono scese senza mezze misure nel dibattito politico
e schierandosi a fianco dei clerico/fascisti, allargano il significato
di quest’operazione, che legittima quel fascismo quiescente, che
potrebbe sfociare in un modello di società chiusa, reazionaria,
patriarcale, omofobica e razzista tanto cara a Ratzinger.
Quest’evento,
inoltre vuole dare una risposta al governo Zapatero, che sta per varare
una legge sulla memoria che condanna il franchismo e le sue nefandezze.
Queste beatificazioni sono un palese attacco alla sinistra, un grave atto denigratorio di revisionismo e oscurantismo.
Hanno
organizzato questa spettacolare celebrazione mediatica per dichiararsi
ancora vittime del comunismo. Invece di rendere onore alle vere vittime
di quel regime sanguinario, che la Chiesa sostenne vergognosamente, si
preferisce legittimare il fascismo, condizionando in modo sempre più
palese la vita culturale, politica e sociale del nostro paese.
La pace non è solo assenza di guerra ma è una disposizione d’animo alla benevolenza.
Chi controlla il passato.
Controlla il futuro;
Chi controlla il presente,
Controlla il passato. (George Orwel)
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