Le
foto rigorosamente in bianco e nero, ritraevano persone d’ogni età,
concentrate a leggere, nei luoghi più disparati e in posizioni
impensabili.
In
quegli anni, ero già una “buona” lettrice, ma non avrei mai immaginato
che questa passione potesse diventare un bisogno vitale.
Non
esco mai sola, perché nella mia borsa ho sempre un libro pronto a farmi
compagnia. Adoro leggere in treno ma non disdegno le panchine nella
penombra dei parchi e delle piazze. La lettura ha un potere terapeutico
sul mio umore, perché mi trasmette pace e serenità. Sono solita lasciare
tra le pagine dei miei libri, articoli ritagliati da giornali e
bigliettini d’auguri, per ritrovarli dopo tanti anni ingialliti dal
tempo.
Il
mio rapporto con essi è possessivo. Mi piace accarezzarli, annusarli,
vergarli con la matita e renderli miei per sempre, imprimendo sulla
prima pagina, il timbro personalizzato del mio ex libris.
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