mercoledì 15 giugno 2022

Il mio lessico famigliare


 Purtroppo ad una certa età le persone che abbiamo amato, ci  lasciano ma i loro ricordi sono sempre accanto a noi. Il lessico famigliare sono le parole o le frasi, che immediatamente conducono ai  componenti della famiglia, che per noi sono stati importanti o hanno avuto un ruolo di rilievo nella nostra vita.

Inigo, mio zio toscano, mi chiamava amorevolmente: Cocca e mi ha insegnato il lessico per risolvere i rebus. Il mio faro.

Lina, mia suocera palermitana, mi diceva: Come sei sapurita (carina) hai un viso da pupacena. (bambolina di zucchero).

Franco, mio suocero genovese, asseriva: Gh'è ciù cäo  ratellâ che mangiä di raiêu. Ama più attaccare lite che mangiare ravioli.

Marietta, mia zia francese: Voir et ne pas voir, l'homme doit imaginer. Vedere e non vedere, l'uomo deve immaginare.

Rosa, mia madre (il generale) : muovi quelle chiappe e vieni ad aiutarmi!

Marcello, mio padre: Speriamo che domani sia bello perché vado a pescare. (una fissazione)

Giuanin, il nonno super genovese: Se into pòrtaféggio no ghe ne mettu mie, no ghe ne mette nisciùn.

Se nel portafoglio non ce ne metto io, non ce ne mette nessuno.

Rosalia, bisnonna: Le persone non sanno stare più al loro posto.

Guglielmina Setti, secondo faro della mia vita: critica cinematografica. Le donne per essere considerate nel mondo del lavoro devono valere venti volte più degli uomini (anni 1960)

Alberto, il mio allenatore di mezzofondo: l'importante è migliorare, lottare sempre, arrendersi mai!

Questo ultimo concetto mi ha aiutato anche  nei momenti difficili della mia vita.

Queste frasi e parole, purtroppo non le sento più ma sono  impresse nella mia mente e nel mio cuore!



I cerchietti rossi indicano il mio allenatore e la sottoscritta anni 1965.



8 commenti:

  1. Buongiorno Angela hai fatto una carrellata veramente interessante.
    Sulla mia montagna si parla un italiano corretto più dei senesi per cui non ci sono forme particolari
    Si usano i soprannome per gli uomini le donne e le battute più sincere sono quelle il mio babbo che diceva a sua figlia mia sorella quando usciva tutta cilindrata
    L'importante bimba e avere le mutande pulite
    poi
    muovi quelle chiappe
    la verità si sa dai bambini dai briachi
    un gran caldo
    di te?

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    1. Mi sto sciogliendo. Il problema è la notte poiché la temperatura rimane invariata a quella del giorno. E continua a non piovere...chissà come andrà a finire! Serena giornata.

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  2. ma perchè avevate quel triangolo sulla maglietta?

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  3. Associazione Amatori Atletica era il nome della squadra. Bei tempi quanta NOSTALGIA!

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  4. Che belle parole e che bei pensieri. E il pensiero più bello di tutti è pensare che noi non siamo noi, ma noi più tutte le perone vicine. Le persone di adesso e soprattutto le persone del passato. io non sono io, non solo, almeno
    💓

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  5. Questo post è bellissimo mi ricorda la mia vita
    Pulinot nomignolo con qui mi chiava nonno persino quando ero già mamma, piccolo pulcino
    Bocja nomignolo del mio papà quando a 15 anni iniziai il suo lavoro
    Pulin come mi chiama mia mamma e mia madrina che vuol dire amore mio
    Gatin come chiama mia mamma i nipoti, modo affettuoso per dirgli che sono teneri
    E ne ho altri che adesso mi sfuggono ma che vogliono dire tanto per me. Grazie un post bellissimo Valeria un truciolo

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  6. Molto simpatico e personalissimo questo tuo post. Grazie per aver condiviso i tuoi ricordi.
    Felice giornata, un abbraccio
    enrico

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  7. Comprendo bene le sensazioni legate a dei ricordi particolari di persone a noi care.

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