Possiedo
un quaderno con la copertina rigida di colore marrone, sul quale annoto
da molti anni gli “incipit” dei libri che ho letto.
Le
pagine a quadretti. leggermente ingiallite, sono vergate in stampatello
con una matita Faber-Castel, che è sormontata da un cappuccio di
metallo nel qual è assemblato il temperino. Questo strumento denominato:
l’allungalapis, mi permette di usare la matita anche quando è ridotta
dall’uso ad un mozzicone. ( qui, esce alla grande la mia genovesità).
Ogni
volta che apro il quadernetto rivivo le emozioni provate durante la
lettura di tutti i libri elencati, grazie alla potenza di queste piccole
frasi, che spesso contengono l’essenza di tutta la trama.
Tra tutti gli incipit collezionati fino ad oggi, quello che amo di più è:
LA MIA FANCIULEZZA FU LIBERA E GAGLIARDA” tratto dal libro “Una donna”, scritto da Sibilla Aleramo, pseudonimo di Rina Faccio.
“Una
donna” è un libro autobiografico, pubblicato nel 1906. Dipinge la
condizione femminile dell'epoca in cui gli uomini avevano "scarsa"
considerazione
delle donne.
Mi
permetto di consigliare la lettura di questo libro a tutte le donne che
passeranno dal mio blog, specialmente alle giovani ragazze.
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