sabato 7 ottobre 2006

Le parole e i suoni

Tutti noi diamo per scontato che sentire o proferire parola sia un fatto normale. Vi assicuro che per chi  da più di trentanni lavora con audiolesi e sordomuti non è cosi'. Non voglio rattristare nessuno ma con questo post desidero sensibilizzare tutti voi ad aumentare la capacità di ascoltare i propri simili e imparare a non avere paura di esprimere i vostri sentimenti. Chi non ha la fortuna di sentire i suoni della vita, (mare, vento, una goccia che cade) le voci delle persone amate o non può chiedere o rispondere, vive un terribile disagio. Pur di non rimanere isolati gli uomini desiderosi di dialogare trasformano le parole in gesti. Sapete i miei ragazzi ( dico miei perchè li considero figli) quando vengono a trovarmi come mi salutano? Mettono le loro mani sul cuore e poi me lo donano, Vi assicuro che ogni volta riescono ad emozionarmi e farmi capire che se si ama veramente si usa qualsiasi modo per comunicarlo.
Questo è il mio primo post e desiderosalutarvi in questo modo.

4 commenti:

  1. E' il primo post che leggo e che parla dei sordomuti. Apprezzo molto il garbo di come lo hai postato.

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    1. Ti ringrazio, ho lavorato con loro per 40 anni . Sono loro ad avermi donato amore.

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  2. La mia esperienza mi dice che ascoltare è la parte più difficile

    Scopro oggi il tuo blog e, come d'abitudine, cerco il primo post per vedere da dove tutto è iniziato... Ho corso tanto anch'io, ma non sempre ne valeva la pena!

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    1. grazie di essermi venuta a trovare e parlare con me. Buona e serena giornata.

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