In questo post desidero
descrivervi sommariamente la città in cui sono nata e nella quale
risiedo: GENOVA.Le strade sono tutte in salita(creuze) e per raggiungere
i vari quartieri oltre agli autobus ci serviamo di ascensori,
funicolari e perfino di una vecchia grimagliera. L'odore del mare e del
basilico si spande nei "caruggi"(vicoli strettissimi) per poi
raggiungere ogni delegazione: da Nervi a Voltri. Come una madre benevola
Genova ci offre tutto: il mare, i monti e un clima mite. L'aria e il
cielo sono quasi sempre ripuliti dalla tramontana che ha la capacità di
ravvivare i colori tipici della "Superba". Vorrei sfatare un luogo
comune: i genovesi non sono tirchi ma parsimoniosi che è molto diverso.
Abbiamo un carattere introverso, vestiamo abiti poco colorati rispetto
ad altre città del nord e fino a quando qualche governo non metterà una
tassa sul "mugugno" (Lamento-protesta), noi lo continueremo a esercitare
liberamente. Purtroppo il nostro bellissimo dialetto (Govi docet) sta
scomparendo e il motivo è anche dovuto al fatto che in città sono
presenti più di trenta etnie diverse delle quali la più numerosa è
quella equatoriana. Le nostre squadre di calcio sono: il Genoa e la
Sampodoria. L'università tenta di acculturarci, l'acquario di
divertici(sono pochi i centri di aggregazione) e quando si fa sera la
lanterna ci coccola e illumina con il suo potente faro.Purtroppo le
grandi fabbriche che erano il fiore all'occhiello della meccanica ,
della siderurgia italiana e il sostentamento di tante famiglie, sono
state dismesse e al loro posto sono sorti quartieri tristi con mumerosi
centri commerciali. Dico tristi perchè tutto ciò che sosrituisce una
fabbrica ha questo destino.(Vedi il libro No Logo). Genova è una città
incantevole e ci sono dei luoghi dai quali si può godere di panorami
sublimi. I poeti come Eugenio Montale e Dino Campana le hanno dedicato
versi struggenti ma Caproni per descrivere la spianata Castelletto che è
un belvedere ha scritto le seguenti strofe. Quando deciderò di andare in Paradiso prenderò l'ascensore di Castelletto.
Se avete delle curiosità chiedete e vi sarà dato. Un baciotto e a presto
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