giovedì 20 dicembre 2007

Lotto al fianco di Russel Means

Oggi mi  unisco spiritualmente al risveglio del popolo Lakota Sioux.
Gli U.S.A. hanno confinato da 150 anni questo popolo fiero, in riserve, senza lavoro,vittime di suicidi, di alcool e droga, stavano agonizzando nell’indigenza e nella povertà. In questi giorni dissotterrando “l’ascia di guerra” e guidati dal famoso attivista Russel Means, rivendicano i loro diritti umani. I trattati firmati dai loro padri, in questi anni sono stati violati 33 volte. Per i Nativi la parola data è sacra ed è per questo motivo che forse hanno indugiato, nonostante  siano stati perennemente ingannati, privati della loro cultura e defraudati delle loro terre. Il loro rappresentante ha comunicato ufficialmente al Dipartimento di stato degli Usa, che la nazione Sioux si ritira unilateralmente dai trattati firmati col governo federale americano.
I territori Lakota sono ubicati nel nord ovest degli Usa e comprendono il Nebraska, il nord e il sud Dakota, il Montana e il Wyoming, in pratica i parchi naturali più belli del mondo.
Partigiana dei Sioux, sin da bambina sono sempre stata convinta che essi non fossero quel popolo bellicoso, incivile che volevamo farmi credere le pellicole sfornate da Hollywood negli anni 1950.I nativi erano un popolo ricco di valori e rispettosi della natura in cui vivevano in perfetta armonia. Lottarono con tutte le forze per difendere le loro terre, sottratte dagli Yankee con truffe e raggiri di ogni sorta. Questo popolo “semplice” è stato ucciso due volte, con le armi, e con le penne degli scrittori che raccontano la storia, la riscrivono, la revisionano, occultando i fatti e manipolando i trattati.
State attenti eredi di Custer (figlio di un temporale) perché potrebbero tornare i grandi guerrieri come i mitici: Toro Seduto e Cavallo Pazzo,

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