Oggi mi unisco spiritualmente al risveglio del popolo Lakota Sioux.
Gli
U.S.A. hanno confinato da 150 anni questo popolo fiero, in riserve,
senza lavoro,vittime di suicidi, di alcool e droga, stavano agonizzando
nell’indigenza e nella povertà. In questi giorni dissotterrando “l’ascia
di guerra” e guidati dal famoso attivista Russel Means, rivendicano i
loro diritti umani. I trattati firmati dai loro padri, in questi anni
sono stati violati 33 volte. Per i Nativi la parola data è sacra ed è
per questo motivo che forse hanno indugiato, nonostante siano
stati perennemente ingannati, privati della loro cultura e defraudati
delle loro terre. Il loro rappresentante ha comunicato ufficialmente al
Dipartimento di stato degli Usa, che la nazione Sioux si ritira
unilateralmente dai trattati firmati col governo federale americano.
I
territori Lakota sono ubicati nel nord ovest degli Usa e comprendono il
Nebraska, il nord e il sud Dakota, il Montana e il Wyoming, in pratica i
parchi naturali più belli del mondo.
Partigiana
dei Sioux, sin da bambina sono sempre stata convinta che essi non
fossero quel popolo bellicoso, incivile che volevamo farmi credere le
pellicole sfornate da Hollywood negli anni 1950.I nativi erano un popolo
ricco di valori e rispettosi della natura in cui vivevano in perfetta
armonia. Lottarono con tutte le forze per difendere le loro terre,
sottratte dagli Yankee con truffe e raggiri di ogni sorta. Questo popolo
“semplice” è stato ucciso due volte, con le armi, e con le penne degli
scrittori che raccontano la storia, la riscrivono, la revisionano,
occultando i fatti e manipolando i trattati.
State
attenti eredi di Custer (figlio di un temporale) perché potrebbero
tornare i grandi guerrieri come i mitici: Toro Seduto e Cavallo Pazzo,
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