In
questi ultimi anni, la pubblicità “usa” le donne per stimolare in modo
ingannevole la vendita di svariati prodotti.Ogni giorno, la dignità
femminile è violata e ridicolizzata. Le donne che appaiano negli spot
pubblicitari sono sempre meno vestite ed attraverso i loro sguardi
ammiccanti e le gestualità erotiche, “servono” esclusivamente a
stimolare il desiderio sessuale maschile, anche se il prodotto
pubblicizzato è una semplice birra, un nuovo modello di macchina o un
profumo. Le donne così private della loro personalità, sono fatte a
pezzi, con inquadrature e primi piani di seni, cosce, labbra e glutei ma
senza la cosa più importante: la testa.
La mia preoccupazione è che la pubblicità è visionata da tutti, ma
soprattutto dai bambini, che naturalmente desiderano quello che vedono. I
piccoli, spesso abbandonati davanti allo schermo, sono influenzati da
queste rappresentazioni simboliche, fasulle che per loro diventeranno
attese sociali. Nasce così il rischio che da adulti cercheranno nelle
donne quei comportamenti innaturali, che potrebbero diventare veicolo di
turbamenti psicologici e di sopraffazione.
“I consigli per gli acquisti” che mi offendono maggiormente sono quelli creati da stilisti deviati e amorali.
Nessun commento:
Posta un commento