lunedì 17 dicembre 2007

Ci vogliono così

In questi ultimi anni, la pubblicità “usa” le donne per stimolare in modo ingannevole la vendita di svariati prodotti.Ogni giorno, la dignità femminile è violata e ridicolizzata. Le donne che appaiano negli spot pubblicitari sono sempre meno vestite ed attraverso i loro sguardi ammiccanti e le gestualità erotiche, “servono” esclusivamente a stimolare il desiderio sessuale maschile, anche se il prodotto pubblicizzato è una semplice birra, un nuovo modello di macchina o un profumo. Le donne così private della loro personalità, sono fatte a pezzi, con inquadrature e primi piani di seni, cosce, labbra e glutei ma senza la cosa più importante: la testa. La mia preoccupazione è che la pubblicità è visionata da tutti, ma soprattutto dai bambini, che naturalmente desiderano quello che vedono. I piccoli, spesso abbandonati davanti allo schermo, sono influenzati da queste rappresentazioni simboliche, fasulle che per loro diventeranno attese sociali. Nasce così il rischio che da adulti cercheranno nelle donne quei comportamenti innaturali, che potrebbero diventare veicolo di turbamenti psicologici e di sopraffazione.
“I consigli per gli acquisti” che mi offendono maggiormente sono quelli creati da stilisti deviati e amorali.

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