lunedì 13 novembre 2006

Le memorie di Adriano

Parecchio tempo fa, ho letto il libro intitolato "Le memorie di Adriano", scritto da Marguerite Youcernar. Il libro venne pubblicato in Francia nel 1951 (da noi solo nel 1963 da Einaudi). Il successo fu sensazionale, lo è stato per decenni, lo è adesso e lo sarà sempre perchè è una scoperta commovente e sublime che va oltre la documentata(e inventata) vita di questo imperatore romano. Adriano visse nel II° secolo dopo Cristo (dal 76 al 138) e fu un grande legislatore, un ottimo riformatore e un uomo molto sensuale: insomma un vero intellettuale. Vi trascrivo alcuni suoi pensieri che mi hanno colpita per la loro modernità che confrontati a quelli dei nostri politici attuali non mi resta che.........PIANGERE

Fece incidere sulle sue monete queste parole: Umanità, Felicità, Libertà.
Era convinto che una parte dei nostri mali dipendesse dal fatto che troppi uomini sono oltreaggiosamente ricchi o disperatamente poveri.
Asseriva che la menoria della maggioranza degli uomini è un cimitero abbandonato, dove giacciono senza onori i morti che essi hanno cessato di amare.
Costruire significa collaborare con la terra.
Ricostruire significa collaborare col tempo.
Alla fine dei suoi giorni pronunciò queste parole: Durante il mio impero ho meditato e lavorato per migliorare la vita degli uomini attrezzandola come una bella imbarcazione ben munita per un viaggio che spero durerà molti secoli. Il mio compenso:
LA FELICITA'

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