La preparazione del pane ha subito nei secoli diverse trasformazioni per ottenere l’aspetto e la squisitezza attuale.
Ben o mal cotto, fragrante, croccante, bianco e soffice, il pane è vita. Grazie
al lavoro notturno di migliaia di panettieri, già dalle prime ore del
mattino possiamo acquistarlo fresco e profumato e consumarlo come
alimento base della nostra dieta.
Pane e olio è il sapore della mia infanzia, divorato mentre giocavo all’aria aperta con i miei amici (fraterni) di quartiere.
Il
pane è così buono che è diventato l’archetipo della bontà: “Buono come
il pane”. La storia ne ha fatto la bandiera per le sommosse e le rivolte
popolari mentre la religione lo considera sacro asserendo: “Guadagnarsi
il pane con il sudore della fronte”.
Ogni
regione ha il suo formato: rosette, libretti, toscano, carta musica,
papere, michette, rallegrano le tavole degli italiani i quali sono
soliti fare “scarpetta” per gustare fino all’ultimo i sughi dei cibi
saporiti.
In
questi ultimi anni il prezzo di quest’alimento (prioritario) è
aumentato in modo vertiginoso. Non esiste un calmiere che ne limiti gli
aumenti indiscriminati.
A
Genova il prezzo del pane anche dello stesso tipo, varia addirittura da
negozio a negozio. Ho fatto una statistica ed ho appurato che il costo
si aggira da € 2,50 a €3,90 il chilo.
Mi piacerebbe sapere nella vostra regione quanto costa un chilo di pane!
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