Trovo del tutto ragionevole la
credenza celtica secondo la quale le anime di coloro che abbiamo
perduti sono imprigionate in qualche essere inferiore, un animale. un
vegetale,un oggetto inanimato, perdute davvero per noi fino al
giorno,che per molti non arriva mai, nel quale ci troviamo a passare
accanto all'albero o a entrare in possesso dell'oggetto che ne
costituisce la prigione. Allora esse sussultano, ci chiamano, e non
appena le abbiamo riconosciute, l'incantesimo si spezza. Liberate da
noi, hanno vinto la morte, e tornano a vivere con noi.
ProustSpero di ritrovarti mia preziosa zietta !
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