domenica 2 marzo 2008

emozioni






Ogni anno attendo con trepidazione il mese di Marzo,
per riascoltare il canto del mio amico usignolo.
Questa notte, è arrivato,
l’ ho percepito nel dormiveglia, grazie al mio sonno leggero.
Il mio minuscolo amico, si è annunciato con la consueta
cascata di note.
Ho spalancato la finestra, l’aria fresca, la luna
e la potenza prorompente del suo canto, mi hanno fatto
“accapponare” la pelle.
Come KEATS, nella sua stupenda ode, ed altri poeti prima
di lui, mi sono lasciata cullare dalla melodia delle note,
che hanno il potere di emozionarmi e di risollevare
il mio spirito stanco ed afflitto.
Le variazioni sonore, i fugaci gorgheggi, mi hanno trasmesso
una gioia (PANICA) e un intenso desiderio
d’immergermi con lui, nella notte oscura.
Non so, se il tenero uccellino sia lo stesso dell’anno scorso, ma
mi piace pensare, che sia immortale e ritorni ogni anno;
solo per me.

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