giovedì 13 gennaio 2022

Caterina Campodonico (La venditrice di noccioline)


Nel Cimitero Monumentale di Staglieno, che è un museo a cielo aperto, sono innumerevoli le tombe di personaggi illustri, ma la più visitata e amata non solo  dai Genovesi, è quella di Caterina Campodonico, conosciuta come "Cattainin! E' stata restaurata, ed oggi, appare in tutta la sua bellezza. Fu realizzata per suo volere quando era ancora viva, dallo scultore Lorenzo Orengo, nel 1881. La sua immortalità, fu pagata con sacrifici di una vita, vendendo ai Santuari, canestrelli e collane di nocciole (reste). E' stata la prima popolana a volere una tomba, accanto a quelle della potente borghesia genovese. Ha avuto una vita difficile, si separò da un marito violento e i nipoti,  durante una sua malattia si dimostrarono solo interessati al suo denaro. Guarita, si recò dallo scultore e decise di farsi scolpire la tomba.



                      Questi versi sono stati scritti da Gianbattista Vico poeta dialettale.

                                                     Traduzione

                     Vendendo collane e ciambelle ai santuari

                     dell'Acquasanta, al Garbo,  a San Cipriano

                              con vento e sole,  con acqua a catinelle,

                     per assicurare un pane alla mia vecchiaia:

                     tra i pochi soldi, mi ammucchiavo

                    quelli per tramandarmi nel tempo

                    mentre son viva, e vera portoriana; (abitante  di Portoria)

                                                            1881

                    Caterina Campodonico (la paesana)

                    Se questa mia memoria  vi piace,

                    Voi che passate pregatemi pace        

                     


                                                  

6 commenti:

  1. dalle collane che ha in mano, sembrerebbero nocchie o nocciole, perchè penso che le arachidi ancora non fossero conosciute

    RispondiElimina
  2. Interessante questa storia. Pensare abbia fatto una vita di sacrifici e alla fine abbia avuto solo una bella tomba, mi mette un po’ di tristezza.
    Grazie per avercela raccontata.
    Felice settimana. Un abbraccio
    enrico

    RispondiElimina
  3. Che bello leggere queste cose perché siamo abituati a vedere premiati già chi ha successo e che tira la carretta con modestia e semplicità non avrà mai nessun premio Buona giornata Giò

    RispondiElimina
  4. Ciao, una donna tenace ,che ha voluto immortalare la storia di una vita dignitosa.
    Buon 2022
    Rakel

    RispondiElimina
  5. Questa mia omonima ha avuto la sua rivincita su una vita difficile e senza affetti. Ha ottenuto l'immortalità attraverso la statua che la rappresenta.

    RispondiElimina
  6. Alcuni cimiteri sono raccolte di piccoli esempi o di capolavori d'arte funeraria.
    Caterina, qui, ci ricorda che osservo per questo mondo, lasciandoci un po' di bellezza.

    RispondiElimina