giovedì 20 settembre 2012

SONO STANCA E STUFA




Ho festeggiato il mio sessantesimo compleanno, data che mi avrebbe permesso di andare in pensione e invece grazie alla nuova riforma della tecnocrate, devo lavorare ancora cinque anni. Purtroppo sono nata nel 1952 e la mia generazione è stata assassinata e le donne colpite duramente.

Mi devo rassegnare e cerco di pensare alle cose belle che la vita mi ha donato. A Genova quando si è demoralizzati si è soliti dire "sono stanca e stufa" ed io lo sono!
Mi sono sempre accontentata ma arrivare ad un passo alla sospirata pensione e tornare indietro è dura. Spesso le persone che hanno usufruito di questo diritto e magari prima del tempo ti dicono: Pensa alla salute! Idioti, cosa ne sanno di come stai o in quale situazione ti trovi? Hanno deciso senza nessuna remora che devo lavorare di più e mi sopprimono i treni, gli autobus  sono stati ridotti all'osso e devo viaggiare  in condizioni disumane con la paura quotidiana di essere scippata.
Oggi non ti rubano  solo il portafoglio ma anche i generi alimentari che hai nella borsa e per pochi euro sono disposti a massacrarti.
Lo so, non posso fare niente da sola e ciò che mi rattrista è che non esiste più nessuno che mi rappresenti.
In questo momento storico ho capito il vero significato dell'affermazione di Sartre:

L'INFERNO SONO GLI ALTRI

1 commento:

  1. Ecco come dici cerca di pensare alle cose belle che la vita ti ha donato e che hai... che "mugugnare" sulle brutte intanto non le cambia... rende solo noi alquanto oscuri ...

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