sabato 23 aprile 2011

Una donna "resistente"







 

I fascisti la  catturarono il 7 agosto 1944. Tornava da una consegna di armi alla base di Castelmaggiore, e portava con sé documenti cifrati. Per i carnefici aveva una doppia colpa: si rifiutava di rivelare i nomi dei partigiani, suoi compagni di lotta ed era donna. Per sette giorni e sette notti si alternarono su di lei in tanti, ognuno inventando nuovi tormenti e sevizie innominabili, ma La Mimma ( Irma Bandiera) non parlava. La baldanza dei fascisti si tramutò in livore e frustrazione: avevano fatto parlare tanti uomini, spesso grandi e grossi, robusti come tori, cocciuti come muli, e quella lì... una donnina così esile, niente. Non apriva bocca e li fissava con i suoi grandi occhi che risaltavano sul viso magro e la fronte ampia...Li guardava con un muto disprezzo, tutto il disprezzo del mondo concentrato in quegli occhi: Così la accecarono.. La finirono con una raffica di mitra sotto la finestra dei suoi genitori e se ne andarono imprecando.

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