Per alcune associazioni religiose, Darwin è stato colui che ha rimosso l’essere umano dal rango privilegiato, che dio gli avrebbe riservato nel cosmo.Lo
studioso ha assestato il colpo di grazia al millenario antropocentrismo
delle religioni. La “selezione naturale” ha scalzato dio e ha dato
finalmente le risposte più convincenti e scientifiche alle domande che
da sempre assillano l’uomo: chi siamo? da dove veniamo? La cosa che mi
ha sempre affascinato di Darwin è che nei suoi scritti, a differenza dei
PRETI che lo hanno sempre contestato, ed hanno fondato il loro
parassitismo su dio, egli ne parlò pochissimo. Mi è rimasto impresso un
gustoso aneddoto della sua autobiografia. In una domenica afosa e senza
vento, Darwin stava seduto in giardino, con accanto il suo cane.In
lontananza si vedeva una bandiera, che ogni tanto era smossa da una
leggera brezza. Ogni volta che ciò accadeva l’animale abbaiava
furiosamente, come se il movimento della bandiera segnalasse la presenza
di un’invisibile qualcuno.Per lo scienziato, il suo cane si comportava
come un selvaggio, che dietro ad ogni evento naturale crede che ci sia
sempre una causa soprannaturale.Da questo comportamento, definito da
Darwin: TEOLOGIA DA CANI, nasce l’origine e la credenza che ci siano
entità spirituali in grado di governare tali fenomeni.
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