martedì 2 gennaio 2024

Abbiamo bisogno di PACE


 Come ho scritto nel post precedente, quest'anno non ho festeggiato il Natale. Ho preferito iniziare il nuovo anno, partecipando alla marcia per la pace.


Ho fatto memoria per tutti quei popoli del mondo, che attendono la fine delle guerre. Anche se sono atea, sono contenta di aver partecipato alla marcia promossa  dalla Comunità di Sant'Egidio. Mi sono sentita parte dell'umanità, mossa dalla buona volontà. 



     La pace è un vero cammino di speranza e fratellanza.



                              In questo momento difficile, i paesi in guerra sono 59.


Dobbiamo lottare per  sconfiggere le guerre e mantenere la pace, che sembrava scontata,  per aiutare i giovani a vivere in in mondo migliore.

martedì 26 dicembre 2023

Natale


Non ho mai amato Natale, retaggio della mia infanzia. Questa poesia di Ungaretti esprime il mio stao d'animo.


Non ho voglia
di tuffarmi
in un gomitolo
di strade
Ho tanta
stanchezza
sulle spalle
Lasciatemi così
come una
cosa
posata
in un
angolo
e dimenticata
Qui
non si sente
altro
che il caldo buono
Sto
con le quattro
capriole
di fumo
del focolare.

martedì 12 dicembre 2023

Testamento di una donna alle donne.



Michela Murgia non era amata da tutti ma queste parole sono VERE!



 

Targa commemorativa, apposta nel Cimitero Monumentale di Staglieno-Genova

giovedì 30 novembre 2023

Il libro animato di Lele Luzzati.


Il consorte ed io, ci stavamo preparando per recarci a trovare le nostre radici, che riposano nel tempio crematorio del Cimitero Monumentale di Staglieno. All'improvviso trilla il campanello, è mio nipote Pietro (tredicenne) che abita nell'appartamento al piano sopra di noi. Entra e mi chiede: "Nonna mi potresti recuperare il libro animato del presepe (pop up book) che mi hai regalato quando ero piccolo? Ho intenzione di riutilizzarlo per questo Natale." Certamente, lo cerco nelle librerie e domani te lo porgo. Ci salutiamo e ci avviamo verso il cimitero. Nel tempio non ci sono ceri e quando entri, vieni accolto da una sommessa e angelica musica classica. Onoriamo i nostri cari e ci avviamo verso l'uscita. Una strana sensazione mi avvolge e il desiderio di andare a trovare Lele Luzzati (il mio concittadino e celebre scenografo) nel cimitero ebraico, diventa una forza che mi guida. Entro, non ci sono fiori, tutto è sobrio, all'improvviso noto una tomba nera, ricoperta di sassi ( usanza ebraica per ricordare le origini connesse con le zone aride del deserto). Mi avvicino ed è lui, che si è fatto trovare. Rientrata a casa  leggo e non condivido, ciò che asserisce il prestigioso Istituto Universitario Europeo di Fiesole, che vuole cancellare il Natale, in nome dell'uguaglianza etnica e razziale denominandolo: "Festa d'inverno". Tanti di voi sanno che non ho il dono della Fede, ma questa proposta mi ha scatenato  uno (scciuppon de futta -genovese) scoppio di rabbia indescrivibile perché non si può accettare di far scomparite le nostre tradizioni, che sono dei veri tesori. Ho cercato con entusiasmo ed orgoglio il libro richiesto da Pietro e il fatto curioso è che Emanuele Luzzati, per gli amici Lele, è l'artefice.
 

giovedì 23 novembre 2023

Il muro come una lavagna numero 9


 Ieri sono passata per Via Balbi e giunta vicino alla facoltà di lettere, ho notato questa scritta, che campeggiava sul muro del palazzo difronte, appartenuto alla famiglia  Durazzo-Pallavicini. E' stato ristrutturato recentemente perché appartiene ai Rolli genovesi, dichiarati patrimonio dell'umanità, dall'Unesco, 


Gli studenti erano accampati dentro la facoltà e precisamente nell'atrio, fra le colonne del famoso "Melangono" (Montale), giardino con alberi di aranci amari, . Hanno occupato la facoltà ed erano tutti in subbuglio, riuniti in assemblea e fortemente schierati a favore della Palestina. 



Ora mi domando, ragazzi che hanno scelto le discipline umanistiche, che studiano in particolare l'uomo e la condizione umana, come hanno potuto scrivere ciò che appare sul muro? Avrebbero dovuto inventare una frase che inneggiava alla pace tra i due popoli e non schierarsi unilateralmente. Ho ripreso il cammino con tanta amarezza anche perché  ho ricordato il giorno in cui mia figlia discusse la tesi e fu disturbata da personaggi  perdigiorno, che frequentano l'università, non studiano e non perdono l'occasione di fare "ramaddan" ( in genovese baccano, frastuono, trambusto e chiasso).

domenica 5 novembre 2023

Gli antichi venditori genovesi di collane, fatte con le nocciole.


Quando ero piccola, a Genova era usanza recarsi al Santuario della Madonna della Guardia, per fare una gita e mangiare al sacco o per chiedere la protezione della Madonna.

Si chiama "della Guardia" perché sorge su di un monte (Figognia) considerato di vedetta, necessario per dare l'allarme quando i nemici arrivavano dal mare.

Naturalmente si doveva raggiungere il Santuario a piedi e non era per niente facile. Il fatto di arrivare nel grande piazzale e trovare i venditori di collane (reste-genovese) di noccioline (nisseue-genovese) mi rendeva il cammino meno faticoso.

Queste collane erano simbolo di fortuna per tutti e amore per le giovani coppie in procinto di sposarsi.

Io evidentemente sono stata esaudita perché sono  felicemente sposata da 54 anni.

Naturalmente raggiunta la meta, si veniva accolti dal suono meraviglioso e potente delle campane, che si spandeva in tutta la valle. Preferivo che il tempo fosse bello per giocare in allegria con altri bimbi ma in questo luogo, quando cala la nebbia diventa tutto magico.


Martedì 29 agosto GRANDE FESTA della memoria dell’Apparizione,

Protagonisti di questa commemorazione sono, come sempre, i portatori dei grandi e pesantissimi "Cristi" delle confraternite genovesi.



Ora sono vecchia, e recarmi in questo luogo a piedi è faticoso ma raggiungerlo con la macchina mi rattrista anche perché i venditori di collane non esistono più, come tante  belle cose del passato.
Inoltre anche lo storico rettore Don Marco, che fu il mio parroco è andato in pensione e anche la mia fede è svanita.


Il mio consorte invece continua a recarsi al Santuario della Madonna della Guardia, sorretto da una fede  granitica.

domenica 29 ottobre 2023

Pace tra ebrei e palestinesi.


 In questi giorni sui muri di alcune vie del centro storico, sono apparse queste scritte.

Non considerate la squadra calcistica menzionata  ma il contesto. Mi sono soffermata a leggere ed ho pensato alla mano infelice di chi l'ha scritta, mossa sicuramente dall'odio e dall'ignoranza che traspare dai telegiornali e dalle trasmissioni di approfondimento. Dalle bocche degli "esperti " invitati nei salotti televisivi, escono solo parole di odio per entrambe le fazioni in guerra. In questo momento storico bisogna solo pensare al modo per riportare la pace tra questi due popoli martoriati. Stanno morendo centinaia di civili innocenti e mi sembra impossibile che si continui a perpetuare questo massacro.

E' inutile parteggiare a favore degli ebrei o dei palestinesi, bisogna lavorare  SOLO PER LA PACE!

giovedì 26 ottobre 2023

I colori dell'autunno


 

Quest'anno l'unico segnale che è arrivato l'autunno, è il colore rosso, del rampicante della vite americana, sulla vecchia uccelliera.

Tutto intorno gli alberi sono ancora verdeggianti, non cadono le foglie. Mancano le tonalità calde e profonde di questa stagione. Sarà che sono nata in questo periodo ma per me l'autunno è la mia stagione preferita.

Mi piace assistere ai crepuscoli serali quando il cielo assume dei colori fantastici, inno alla bellezza.

Finalmente il vocio petulante dell'estate si è placato, è tornato il silenzio. Le finestre chiuse, il tepore della casa e la morbida copertina, mi fanno sentire al sicuro.




venerdì 29 settembre 2023

Non ce la posso fare... ad essere di buon umore.


 Questa frase è scritta su di un muro della sala d'aspetto del fisioterapista, dal quale mi reco due volte la settimana, per riattivare la mano, dopo l'ingessatura per la rottura del polso. Il pensiero apparentemente è edificante ma non  lo condivido, in questo specifico momento storico. I motivi per cui la mattina non riesco ad essere di buon umore, sono molteplici:

La salute e lo smarrimento di quando hai bisogno di cure mediche e se vuoi guarire in fretta, devi rivolgerti al privato, a causa dei tagli fatti dai vari governi.
La mia adorata città, invasa e violentata quotidianamente da migliaia di croceristi e turisti, che spesso non hanno nessun rispetto per la sua storia.
Il genere umano, che non  ha più la sensibilità nei confronti  delle persone anziane, che vengono spesso derise e non considerate.
La sparizione del dialetto genovese e dell'italiano, sostituiti da una cacofonia di lingue sconosciute.
I fumi che inquinano l'aria, prodotti dalle tre navi da crociera, che giornalmente raggiungono il porto di Genova e il vento trasporta in collina.
Il sindaco e il governatore che invece di pensare a migliorare la vita dei cittadini, ogni giorno promuovono progetti faraonici (la nuova diga, la funivia che attraversa il centro abitato, e tanti altri)  anche pericolosi ma  non accettano critiche e impongono il loro punto di vista. Pensano come dei manager per rendere la vita dei turisti più piacevole, mentre la città è in totale decadimento.
La metropolitana più corta del mondo, che non permette di raggiungere i vari quartieri cittadini.
Il salone nautico, che per sei giorni ha reso la viabilità dei cittadini azzerata, code di ore per raggiungere i posti di lavoro.
I b&b nei condomini, sostenuti dal comune, sono le nuove piaghe sociali, che mettono a rischio la tranquillità dei residenti.
I genovesi stanno trasferendosi nell'entroterra perché in città la vita è diventata insostenibile. Lo spazio a Genova è pochissimo, le strade importanti sono solo 2.  La comunità straniera più numerosa è quella proveniente dall'Equador, seguita dagli albanesi, dai romeni e da tutti gli stati africani.
Non esistono più le fabbriche che per secoli hanno permesso ai genovesi di vivere un'esistenza dignitosa.

La sensazione è quella di sentirmi straniera nel luogo dove sono nata più di 70 anni fa, di non avere più diritti ma di essere considerata solo un bancomat.
Per i motivi elencati e molti altri, la mattina non posso alzarmi serena, anche perché ho la consapevolezza che sarà sempre peggio.
Ora capisco la profezia di Santa Brigida che passando da Genova disse:

  Un giorno il viandante che passerà dall’alto dei colli che recingono Genova, accennando con la mano i lontani cumuli di detriti, dirà laggiù fu Genova “.

mercoledì 13 settembre 2023

Rimpianti della giovinezza


I sogni della giovinezza sono i rimpianti della maturità.
Opera do Pidimoro

Dopo 33 giorni mi hanno tolto il gesso ma il bello viene ora, la mano si è gonfiata all'ennesima potenza. Il dolore non mi abbandona mai e sinceramente inizio a deprimermi. Oggi ho iniziato la riabilitazione per drenare i liquidi in eccesso e iniziare i movimenti. Una vera tortura.
 
Veniamo al post odierno, che mi è stato ispirato dalla visione del Film: La sindrome di Antonio e forse dalla mia situazione attuale.
Anche se ho 71 anni, non ho perso la voglia d'indignarmi. Credo che le lotte dei miei 20 anni siano state l'occasione mancata per ripulire questa nostra società, imbrattata da soprusi inaccettabili. 
Ancora oggi prevale:
Il privilegio sul merito.
Il profitto sul bisogno
L'interesse di pochi su l'equità.
Mi pento e non riesco a farmene una ragione del perché la mia generazione non è riuscita in quello che aveva incominciato.
Alcuni deviarono su tentativi spietati, sbagliando percorso, Altri sono stati sconfitti da un'errata convinzione, che un'ideologia è come una montagna sacra, dalla quale c'è un dio, che non scenderà mai.
Oggi, l'aver fallito si mescola con l'immancabile nostalgia della giovinezza.
Più il tempo passa e più diventa insopportabile la certezza della ragione che mi lascia inerme, in questo mondo che non riconosco e stento ad accettare.
Ho la lucida consapevolezza che quegli anni non torneranno più e forse penso di aver  solo soffiato, solo nel vento.