Sotto il ponte settecentesco, che congiunge Carignano con Sarzana, sorgeva l’antica ed operosa Via Madre di Dio.
Da alcuni decenni, al posto di questo quartiere, architetti privi d’ogni senso estetico, hanno progettato: il centro ligure.
Un complesso di orribili e moderni edifici, paragonabili ad un mare di cemento, al termine del quale sorgono i denominati "giardinetti di plastica".
Ieri, mentre mi recavo alla sede Inps, il mio sguardo è stato catturato da un bellissimo murales, firmato dal write: la traccia
Come le rane costrette a vivere in una scatola di cartone dalla quale esce l’acqua, anche noi eravamo liberi nel verde, ci hanno catturato, manipolato e lusingato per costringerci a vivere in misere e maleodoranti città.
Il murales mi ha trasmesso con la sua forza narrativa, la nostalgia delle cose perse per sempre.
Mi piacerebbe conoscere il vostro punto di vista e sarebbe bellissimo se l’autore del disegno, per un caso fortuito, mi potesse spiegare il vero significato.
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