Conoscenti,
amici, parenti e le persone che generalmente vengono in contatto con
me, mi definiscono bonariamente: una “ribelle”. Ma chi sono i ribelli? I
ribelli che amo, sono uomini e donne animati dall’istintivo
irrefrenabile bisogno di lottare contro un’esistenza privata del sogno
di un mondo più libero e giusto, nel quale ogni essere umano possa
vivere dignitosamente. Questa ribellione va praticata senza mai perdere
la tenerezza e l’allegria del vivere. Sono a conoscenza che l’utopia è
come l’orizzonte:
Cammino due passi, e si allontana di due passi.
Cammino dieci passi, e si allontana di dieci passi.
L’orizzonte è irraggiungibile.
A questo punto vi domanderete, allora, cosa serve l’utopia?
Serve
per continuare a camminare. Alla mia non più verde età, sarebbe comodo
rimanere seduta cinicamente ad osservare la vita, accontentandomi di
credere che sia: “ Il migliore dei mondi possibili”. Invece Angela la
ribelle sta…..CORRENDO per niente rassegnata.
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