domenica 2 giugno 2024

I rampolli miliardari indiani, hanno svegliato tutta la città di Genova


Ieri i rampolli miliardari indiani: Ambani e Merchant, banno fatto blindare l'accesso a Portofino. Hanno festeggiato la seconda parte dei loro prematrimoniali, con la presenza di 1.200 invitati, che per una giornata e una notte intera si sono scatenati.

Questa mattina, la nave lussuosa  da crociera Celebrity Ascent, su cui viaggiano i ricconi senza vergogna,  ha attraccato nel porto di Genova, intorno alle 5 del mattino, con la musica a palla, per festeggiare il loro arrivo. 

Hanno svegliato tutta la città e le telefonate alla capitaneria del porto non sono servite a nulla, perchè la musica si è protratta per più di un'ora.

Oggi pomeriggio la nave dell'ong tedesca Sea-Eye4 attraccherà a Ponte Colombo con a bordo 51 migranti:  CHE OSSIMORO!

Accade tutto oggi, il 2 giugno: Festa della Repubblica Italiana... EVVIVA


21 commenti:

  1. me ariccomanno, oggi 2 giugno, cambiate l'uniforme e passate da quella invernale all'estiva e visto che nun sete militari ve concedo pure er permesso de metteve li sandali anche se dovesse da venì a piove

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    1. Per me puzzano di marcio. Questa mattina ero proprio adirata.

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  3. Senza vergogna, come dico bene tu.
    Scelgo di non aggiungere altro... ❤️👋

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  4. E' gente che non ha mai avuto problemi ad arrivare a fine mese e non certo per merito suo...fortunati sono.

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    1. Tanto a salvare dalla fame , malattie e rovinosi eventi i loro connazionali ci pensano le organizzazioni umanitarie del perfido occidente..... ricordo un lucidissimo articolo di Giovannino Guareschi, in occasione della raccolta straordinaria ( ero alle magistrali e deposi sulla cattedra quattro o cinque monete da cinquecento lire d'argento) pro indiani afflitti dalla grande carestia. Già a quei tempi l'India era un paese fiorente, che avrebbe potuto tranquillamente "aiutarsi" da sola. E soprattutto pensare ai suoi cittadini sfortunati. Ma si sa: un bramino non si abbassa a dare da bere a un paria. Si contaminerebbe.

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    2. Commento perfetto, non ho niente da aggiungere.

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    3. Certamente non si sono alzate alle 4,30 per andare a lavorare in fabbrica come ha fatto mio marito per 42 anni, ed io per recarmi al lavoro.

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  5. Ma ci sarà un modo di valorizzare le nostre città senza squalificarle?

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  6. Ciao, cara Angela! Questi miliardari sono persone ciniche e vili. A loro non importava delle altre persone.
    Mi congratulo con te per la Festa della Repubblica e per l'inizio dell'estate!
    Purtroppo non posso iscrivermi al tuo blog perché non hai il gadget Iscritti.

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  7. Vedi che non siamo una società razzista? Se c'hai un sacco di soldi puoi pure essere un extracomunitario. Se sei un poveraccio... vabbè, ma allora sei tu che ci provochi!

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  8. Troppi soldi hanno sempre dato alla testa, creando l'idea di onnipotenza. Una vergogna, ma anche, purtroppo, una realtà!

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  9. Nessuno, commentatore anonimo, scriveva a "casa mia" che i poveri, storicamente, sono (considerati) bruti , cattivi, rozzi, 'gnoranti. Risposi che educazione e stile non dipendono dal censo.
    Qui, MaratonetaGiò, riportate un fatto che porta acqua al mio mulino. Essere ricchi non significa avere stile e questi cafoni indiani col portafogli straripante lo dimostrano ancora una volta.
    Nel frattempo la ONG scafistica inserisce a forza i sostituendi, penetratori subiti dalle genti italiche. I primi se ne tornano in India, i secondi ce li troveremo tra qualche mese col machete in treno, a spacciare a Brignole o ad aggredire tua figlia quando va al lavoro (il meticciato che piace a Scalfari e sinistroidi accogloni non può che passare per gli uteri delle donne italiane ed europee, il loro consenso è un dettaglio irrilevante, nei piani dei razzisti, stranieri, islamici, o quelli anti, della sinistra).
    UUiC

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  10. L.S.S. (LIBERA SOCIETA' DI STEREOTIPI)

    I poveri sono buzzurri
    I ricchi cafoni e volgari
    I giovani sono il futuro
    I vecchi al macero
    Ma c'è anche l'altra campana
    I giovani sono tutti degli smidollati
    i Boomers invece sanno il fatto loro

    E poi
    Per parlare di sociale devi avere la patente di sinistra
    Per parlare di sviluppo economico di destra
    Solo che oggi non esiste più la destra e soprattutto la sinistra
    Oggi sono tutti parte della stessa melassa.

    Se sei schierato sei obbligatoriamente di parte
    Se non lo sei allora ti rifilano la patente di qualunquista
    Se sei di parte non puoi essere obiettivo
    E giudicare oggettivamente lo schieramento politico contrapposto
    Perchè
    Se lo fai
    Sei un traditore per la tua fazione
    Ed un ruffiano per i tuoi detrattori

    Società degli Stereotipi
    Ecco il mondo in cui viviamo
    O tutto bianco o tutto nero
    Sfumature e distinguo sono banditi
    Equilibrio e oggettività di giudizio, sfrattati
    Visione di lungo periodo, abolita.

    Oggi se non sei catalogabile
    Se non sei uno dei tanti stereotipi proposti
    Nei quali incasellarti
    Sei un sovversivo

    Curioso
    In questo modo provano ad incasellare pure chi
    Pensa con la sua testa
    E quindi per definizione non è incasellabile.

    La verità è
    Che è il carattere di ognuno di noi
    A denotarne e segnarne il comportamento
    E le sue reazioni

    Povero o ricco
    Schierato o meno
    Siamo noi a scegliere cosa essere
    Siamo noi a decidere se essere vili o coraggiosi
    Volgari o di classe
    Sensibili o senz'anima.

    DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®

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    1. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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    2. Non è automatico che il ricco sia come quelli da te descritti in questo post ed il povero no e viceversa È il carattere del soggetto a spingere il soggetto a comportarsi in un modo o nell'altro soggetto che pertanto a prescindere dal suo contesto esistenziale ed economico, sarà un cafone o un signore.

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    3. Esatto, mi ritengo una sovversiva, in lotta contro i soprusi del potere che non pensano alla mia serenità, alla mia salute, se arrivo o no alla fine del mese, in nome dei loro sporchi profitti.

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  11. Di certo se arrivi con la musica a palla in un porto di grande città alle cinque del mattino, non devi lamentarti se vengono a metterti una bomba sul molo proprio dove attracchi.

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