venerdì 30 marzo 2007

I segni del tempo

Mi sto pettinando e penso a come sia diventato difficile sbarcare il lunario. Lavoro, cucino, non spreco il denaro, sono diventata autarchica all’ennesima potenza, eppure arrivare alla fine del mese è sempre più difficile. Improvvisamente lo sguardo si fissa sul mio viso ,riflesso nello specchio. Noto che tra i miei capelli castani, qua e là, sono comparsi numerosi fili argentati, gli occhi celesti mi appaiono scoloriti, le rughe sono aumentate e la pelle è meno luminosa. Che cosa pretendo, è naturale che il trascorrere del tempo e il destino poco clemente stiano lasciando i loro segni. La voce di mio marito che mi esorta ad affrettarmi, altrimenti arriverò in ritardo al lavoro, mi scuote da questi pensieri.Indosso la giacca, prendo al volo lo zainetto, mi avvicino a lui e lo saluto, pronunciando la frase di rito: “Ciao ci vediamo questa sera.” Il consorte mi guarda con tenerezza e mi dice: “Come sei carina!” Col cuore in gola lo bacio, esco da casa.....CORRENDO, invasa da una grande ed inaspettata felicità.
Da domani devo assolutamente trovare un pochino di tempo da dedicare a me stessa, altrimenti in breve tempo assomiglierò alla mia dolcissima TROLL!
Foto scattata dalla Maratoneta - Diritti riservati

mercoledì 28 marzo 2007

Economia ingessata

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Mi trovo all’interno della libreria Feltrinelli per rilassarmi un’oretta in compagnia degli amati libri.In questo luogo mi sento libera, a mio agio e felice perché l’odore della carta stampata lo trovo incredibilmente sensuale.Ogni libro ha il suo profumo segreto ed interessante. A me piace annusarli, toccarli, frugarli ed accarezzarli. Ho imparato dallo scrittore Amos Oz che i libri vanno ordinati nelle librerie per titolo, in ordine alfabetico, per autore, per collana o editore, per argomento ma mai per altezza. I libri, infatti, non sono soldati e nemmeno una banda di pompieri. Assorta da questi pensieri mi dirigo verso gli scaffali sui quali si trovano i testi di filosofia, che sono adiacenti a quelli politici e religiosi. All’improvviso, la mia attenzione si rivolge verso due rampanti giovani che indossano gessati raffinati, non hanno un capello fuori posto e il loro profumo sta invadendo tutto l’ambiente. Uno dei due si ferma accanto a me e rivolgendosi al secondo dice: “Hai visto? E’ uscito il Capitale di Marx in edizione super economica della Newton. Quasi, quasi ora lo compero.
Con fare sprezzante l’amico risponde: “ Non riesco a capire come ti possa interessare il pensiero di uno che è vissuto più di un secolo fa. Cosa vuoi che ne sapesse di new economy! Immediatamente l’uomo abbandona in malo modo il tomo facendolo ricadere sullo scaffale. A questo punto non posso fare a meno di volgere lo sguardo verso l’altro tizio e notare il libro che si accinge ad acquistare. Si tratta dell’ultima fatica letteraria di Benedetto XVI. Intitolata “Deus caritas est”. Con tutto il rispetto cosa avrà da dire questo Papa di così innovativo per attirare l’attenzione del manager?
Non sono riuscita a trattenere il sorriso, indispettendo i due amici che mi hanno squadrato dalla testa ai piedi con la chiara intenzione di farmi sentire una nullità.
A quel punto le sinapsi del mio cervello mi hanno fatto venire alla mente una frase di Gioacchino Belli:
Io sono io, voi non siete un cazzo !

venerdì 23 marzo 2007

GUADALAJARA


Settanta anni or sono, il 24 marzo 1937 a Guadalajara, le forze repubblicane spagnole aiutate dalle brigate internazionali (Baschi, Catalani, Socialisti, Comunisti, Liberali ed Anarchici) sconfissero i nazionalisti di Francisco Franco (Fascisti Italiani, Carlisti, Monarchici, Conservatori Cattolici), rinviando così l’ingresso a Madrid dei franchisti.
Migliaia di Comunisti, Socialisti ed Anarchici con mezzi di fortuna varcarono i Pirenei o attraversarono l’Atlantico, spinti dal fervore di un ideale: attuare una società più giusta composta d’uomini liberi ed uguali. Imbracciarono il fucile e si misero al fianco delle colonne Anarchiche contro i militari golpisti. Memorabili i resoconti di questi fatti storici nei libri d’Ernest Hemingway (Per chi suona la campana) e George Orwel (Omaggio alla Catalogna).
Questi avvenimenti, accendono ancora oggi, un appassionato interesse e molti studiosi per comprendere meglio i fatti, spulciano i giornali dell’epoca e frequentano polverosi archivi di stato. Attraverso le vecchie foto, i ricercatori osservano gli sguardi di quegli impavidi combattenti che raccontano quella che fu la prima contesa tra le forze di sinistra, poco armate e quelle di destra molto organizzate.
Purtroppo, il Franchismo non molto tempo dopo, vinse sulle forze Repubblicane ma la battaglia di Guadalajara non fu vana perché da quelle esperienze nacque la forza che sette anni dopo riuscì a contrastare e debellare il Fascimo italiano e il Nazismo Tedesco.

 

martedì 20 marzo 2007

Profumo di Genova



Il 17 marzo 2007 si è svolto  a palazzo Ducale di Genova, nel salone del maggiore consiglio, il primo campionato mondiale di pesto genovese al mortaio.
Cento i concorrenti in gara, provenienti da tutto il mondo.
A loro disposizione soltanto il mortaio in marmo, un pestello di legno così come vuole la tradizione, un grembiule, gli ingredienti e ovviamente il basilico, proveniente da Celle e Andora. La manifestazione si è proposta di difendere e diffondere la cultura del pesto, ribadendo la sua genovesità. Il pesto è la seconda salsa prodotta nel mondo ed è il principale messaggero di Genova e della Liguria. Il primo libro con la ricetta di questa prelibatezza è datato 1860 ed era:"La Cuciniera Genovese" di :G.B. Ratti.
Purtroppo il mio amico Lorenzo non si è classificato tra i primi dieci e la vittoria è andata ad una casalinga genovese: la Signora Parodi.
Il basilico migliore è quello seminato in vecchie conche di zinco che vengono poste sui terrazzi in riva al mare. Anticamente i contadini sostenevano che si doveva accompagnare la sua semina con ingiurie, maledizioni e imprecazioni,affinchè crescesse più vigoroso.Il nome basilico deriva tramite il latino basilicum, dal greco basilikos, regale.Quando si gusta un piatto di trenette al pesto si cambia di umore perchè il basilico ha la proprietà di combattere la depressione e l'abulia.Io ne conservo sempre una piantina sul davanzale perchè i vecchi genovesi mi hanno insegnato che con il suo profumo libera l'aria dagli "spiriti maligni".
Vi scrivo la ricetta  per preparare un ottimo pesto che mi ha lasciato in eredità mia nonna che ha gestito tanti anni una trattoria.

Due mazzi di basilico tenero e fresco possibilmente di Pra, due spicchi d'aglio(ridotti se non gradito), due cucchiai di pinoli, trenta gr. di parmigiano e 30gr. di pecorino sardo grattuggiato, un bicchiere di olio d'oliva, due noci e sale.
Mettere nel mortaio le foglie di basilico lavate ed asciugate, aggiungete l'aglio, i pinoli e le noci (il mio asso nella manica), un pizzico di sale ed il formaggio: pestare sino ad ottenere un composto ben amalgamato. Unite infine l'olio mescolando sempre in modo da ottenere una salsa ben legata e densa.
Con il pesto si condiscono le trenette, le lasagne e i gnocchi, ed infine si può aggiungere nei minestroni di verdura.
BUON APPETITO!

domenica 18 marzo 2007

Hal 9000

..... Ho paura.....Sento che la mia mente se ne va..... La mia mente svanisce.....Non c'è alcun dubbio..... Lo sento..... Lo sento..... Ho tanta paura.

Queste sono le parole che mi è sembrato di sentire attraverso le casse del mio computer, nel momento che mi ha abbandonata.
Naturalmente avrete riconosciuto tutti che questa agonia è di Hal 9000, il computer che governava la nave spaziale nel film di Stanley Kubrik
"2001 Odissea nello spazio".
Finalmente, grazie alle cure effettuate sul mio PC e a Missmeletta  sono tornata tra di voi.
Mi siete mancati e vi ringrazio per aver continuato a frequentare il mio blog anche durante la pausa forzata. Questi giorni non sono stati per niente sereni ma questa è un' altra storia..... che vi racconterò in un secondo tempo.

domenica 11 marzo 2007

Pausa forzata



L'immagine “http://www.brunero.it/img/monoscopio.jpg” non può essere visualizzata poiché contiene degli errori.

CI SCUSIAMO CON I LETTORI PER LA PAUSA,  CAUSA DISFUNZIONE TECNICA.
I POST E I COMMENTI RIPRENDERENNO AL PIU' PRESTO POSSIBILE...

ovvero... causa incomprensibili motivi il pc della maratoneta, per altro giovanissimo, l'ha momentaneamente abbandonata, non appena i tecnici lo "guariranno" questo blog ritornerà operativo. Nel frattempo Angela vi continuerà a seguire, se concesso e permesso, dalla sua postazione lavorativa.
Per informazioni urgenti contattare Missmeletta

martedì 6 marzo 2007

Partecipazione


(Pelizza da Volpedo  Il quarto stato)
Non stare davanti a me,
potrei non seguirti;
non stare dietro di me,
potrei non esserti di guida;
ma, sta al mio fianco e
sii semplicemente mio amico.
Albert Camus

sabato 3 marzo 2007

Donne = Uomini ?

Uno dei fenomeni più significativi del Novecento è la presa di coscienza dei propri diritti da parte delle donne, prima nei paesi più avanzati come Stati Uniti e Gran Bretagna e poi negli altri paesi occidentali. Dalle rivendicazioni al voto (Suffraggette), agli appelli più chiari e vigorosi per l'uguaglianza con gli uomini in tutti i settori della vita economica e civile. Il principio delle "Pari Opportunità" è stato il vessillo delle lotte femminili.
Putroppo con rammarico dobbiamo constatre che alcuni termini della lingua italiana, assumono ancora significati diversi se riferiti ad una donna invece che a un uomo.....

Cortigiano: un uomo che vive a corte
Cortigiana:
una mignotta
Massaggiatore: un kinesiterapista
Massaggiatrice: una mignotta
Professionista:
uno che conosce bene la sua professione
Professionista: una mignotta
Uomo di strada:
un uomo duro
Donna di strada: una mignotta
Uomo pupplico: un uomo famoso, in vista
Donna pubblica: una mignotta
Segretario particolare:
un portaborse
Segretaria particolare: una mignotta
Uomo facile: uno con il quale è facile vivere
Donna facile: una mignotta
Intrattenitore:
un uomo socievole
Intrattenitrice: una mignotta
Adescatore: un uomo che coglie al volo persone e situazioni
Adescatrice: una mignotta
Un uomo disponibile: gentile e premuroso
Una donna disponibile: una mignotta
Un cubista: un uomo che dipinge
Una cubista: una mignotta

ALLA FACCIA DELLA PARITA'


giovedì 1 marzo 2007

La luce di Genova

Amo Genova e la sua luce prima dell’imbrunire, quando ricopre di rosa per un lungo attimo le facciate dei suoi antichi palazzi e d’argento le centinaia di tetti d’ardesia, facendoli luccicare come scaglie di mare. Di questa luce è stato estimatore Nietzesche, che abitò a lungo in Salita delle Battistine, la mulattiera vicino a Villetta Di Negro. Poi il mio poeta, Dino Campana che ha dimorato in Vico Vegetti, un vicolo vicino a Piazza Sarzana. Questa luce è caratteristica delle città mediterranee che si affacciano sul mare, ma quella di Genova è particolare. Nice la considerava lo scenario ideale, giusto ed euforico della sua filosofia, liberatrice dell’uomo dai vincoli delle religioni e dalle pesanti eredità della storia.
Se capitate a Genova cercate questa luce! E’ sublime.
…..
La gran luce mediterranea
S’è fusa in pietra di cenere:
Per vichi antichi e profondi
Fragore di vita, gioia intensa e fugace:
Velario d’oro di felicità
E’ il cielo ove il sole ricchissimo
Lasciò le sue spoglie preziose
E la città comprende
E s’accende
E la fiamma titilla e assorbe
I resti magnificenti del sole,
E intesse un sudario d’oblio
Divino per gli uomini stanchi.
Perdute nel crepuscolo tonante
Ombre di viaggiatori
Vanno per la Superba
Terribili e grotteschi come i ciechi.
…..
( Da Genova, Canti Orfici 1914)                          DINO CAMPANA