Queste sono le mie scimmiette sagge:
Mizaru, coprendosi gli occhi, non vede il male.
Kikazaru, comprendosi le orecchie, non sente alcun male.
Iwazaru, coprendosi la bocca, non parla del male.
Insieme, le tre scimmie rappresentano il principio del “non vedere il male”, “non sentire il male” e “non parlare del male”.
Sono consigli molto utili, che se messi in pratica ci rendono la vita meno gravosa.
La sola eccezione, alla vita priva di proprietà materiali, del Mahatma Gandhi, fu
una piccola statua delle tre scimmie.”
Questa è la triste situazione odierna, l'uso del telefonino in modo smodato ha portato a rendere impossibile il dialogo con i nostri simili e purtroppo spesso anche con i nostri familiari.
Mi è capitato molto spesso, che mentre sono sulla cremagliera, sul bus o sul treno, senza telefonino e cerco d'instaurare un dialogo, gli sguardi delle persone hanno l'intento di farmi sentire: "diversa".
È una battaglia persa in partenza. L'economia tecnologica non è un raggruppamento etico.
RispondiEliminaSi produce quello che rovina la crescita dei ragazzi. Lo sanno, ma per loro conta solo il guadagno. Nella nostra società è completamente assente la politica, irrimediabilmente succube del potere economico.
Non è per nulla assente: anzi la politica conforme è progressista permea ogni aspetto della vita, arrivando fino alla demenza di voler stabilire quali emozioni siano lecite e corrette e quali no.
EliminaL'ingetenza del collettivo non è mai stata forte, invadente, pervasiva come ora.
Tra poco ci saranno sovvenzioni e contributi, nonché relativi regolamenti comunitari perfino per bere un bicchiere d'acqua.
Di quelle a norma, ovviamente!
UUiC
Viva la "diversità" Ciao cara Angela, felice giornata, un abbraccio
RispondiEliminaenrico
Vorrei essere la scimmietta che "non fa del male", purtroppo a volte non ci controlliamo neanche da noi..nonostante i buoni propositi.. ;)
RispondiEliminaUna lezione importante di vita come quella che mi sono accorto di avere
RispondiEliminaRingrazio tutti quelli che fanno qualcosa per me, creando tante volte stupore
Che saliscendi la tua città e solo x 6...7 ore
sui treni è una processione di capi chini sul cellulare, e se finisse lì sarebbe già abbastanza triste... purtroppo c'è la versione musichette, suonerie, giochini, trilli e notifiche a tutto volume... un fastidio infernale
RispondiEliminaUna società che ha perso tanti valori.
RispondiEliminale società evolvono, certo da ragazzo vedendo film di fantascienza immaginavo che nel 2000 come minimo ci saremmo tutti spostati sui cuscinetti d'aria.
RispondiEliminaSiamo in ritardo, ancora usiamo le ruote
Hillman parlava di "intossicazione ermetica", da Ermes.
RispondiEliminaIl dialogo ormai mi sembra scomparso. Più che altro ci si parla sopra e mai si ascolta e sempre lanciando un occhio al telefonino. Peccato.
RispondiEliminaSuggerisco un approccio un poco differente (appreso in molti anni di studio e corsi): osservare il male, perché esso è parte della vita. Poi, una volta osservato, distogliere sguardi e obiettivi e rivolgersi al bene, alle proprie aspirazioni e desideri.
RispondiEliminaNon ti curar di loro ma guarda e passa.
Nulla di nuovo.
Un caro saluto.
UUiC
Concordo anche con il tuo punto di vista. Benvenuto UUiC.
EliminaNon ragioniam di lor, ma guarda e passa.
Fosse solo questo il problema che ha portato la quarta scimmietta, peraltro di una certa rilevanza: purtroppo ne ha portato, da tempo immemore peraltro, anche un altro ancora più grave : quello dell'omertà, quello di farsi i fatti propri, quello di dimenticare l'altruismo quello no neo visto niente, non ho sentito niente, non ho nulla da dire.
RispondiEliminaLa capacità di intraprendere un dialogo diretto, sostenerlo e non farlo mai cadere è ormai cosa rara. Spesso ci si scherma dietro un telefonino o un tablet e non si riesce più a confrontarsi guardandosi dritto negli occhi. Segno chiaro di una società debole e priva di valori.
RispondiEliminache dire, sono riusciti a farci abbassare la testa!
RispondiEliminaEsatto come gli struzzi!
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