venerdì 17 maggio 2024

La filosofia Kintsugi



In un mondo, nel quale tutto deve essere perfetto e assettico (case, macchine, corpi umani ed oggetti) io sono una sostenitrice del Kintsugi.

Il Kintsugi è un'antica arte o pratica giapponese, che consiste nel riparare oggetti rotti, riunendo i cocci con un collante naturale, che viene mischiato a metalli presiosi come: oro e argento. Il composto ottenuto rimette e tiene insieme i frammenti dell'oggetto, che si è spaccato.

La filosofia che si masconde dietro questa tecnica è così visibile: Le crepe sono lì, in evidenza esposte come cicatrici. Il Kintsugi insegna a rispettare e accogliere ciò che è danneggiato, fragile imperfetto, non solo negli altri, nel mondo, ma soprattutto in noi stessi.

Gli oggetti rigenerati sono la dimostrazione dell'imperfezione, conferendo al manufatto una bellezza unica.

 


Questa borsina mi è stata regalata da una mia paziente. La stoffa con cui è stata realizzata, proviene dagli ombrelli che la tramontana ( vento tipico di Genova) rompe e la gente abbandona per strada.

Per me questo oggetto ha un valore inestimabile, sia per il pensiero gentile ma per ciò che rappresenta:

 Il riutilizzo di materiali scartati che danno vita a nuove creazioni.

12 commenti:

  1. Io lo chiamo riciclo creativo, ma forse sbaglio. Quando ero giovane e non c'erano molti soldi era di moda. Oggi, epoca consumistica, un po' meno, evidentemente ci sono ancora troppi soldi in tasca e chi piagnucola di non averne lo fa solo per vizio (tanto per citarne uno: il mio caro fratellino) ❤️👋

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  2. La ciotola della foto è forse più bella dopo la riparazione di quando era nuova e l'idea di riciclare la stoffa degli ombrelli, dei jeans, delle VECCHIE CALZE .... mi sembra ottima.
    Buona giornata, un abbraccio
    enrico

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  3. Il riciclo è vitale, tendo sempre a rimettere insieme i pezzi di un sacco di roba - e di persone - che inavvertitamente, si rompe, certo ci vuole tanta pazienza, e a volte tanto oro, ma poi è splendido riassaporare nuove armonie.. ;)

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  4. nel Paese dove ho trascorso le vacanze sin da bimbo, i vecchi riutilizzavano ogni oggetto, mostrando una creatività ed anche una capacità artigianale e manuale peculiari, che non era solo un semplice riciclo - oggi, principalmente dagli anni '60 in poi, il commercio ci ha abituati a considerare l'usato come qualcosa sintomo di 'povertà', lo status è consumare...
    c'è anche da dire che molta parte delle cose prodotte dall'industria è fatta per non essere riparabile - una filosofia di consumo che sta mostrando tutta la sua scelleratezza

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  5. Anch'io ho sempre cercato, nei limiti del possibile, di incollare e riciclare in qualche modo quel in casa si rompeva e si rompe. Non sempre ci sono riuscita. Molto belle la ciotola e la borsa. Ottimo lavoro!

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  6. Cara Angela! Adoro questa filosofia! La tua tazza e la tua borsa sono molto belle!

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  7. La borsa è bellissima! Unica! Saper ridare vita alle cose è un dono!

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  8. Conosco questa tecnica, è bello sapere che tu sai utiilizzarla.

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  9. Intelligente recupero di cose ed oggetti rotti. Arte che richiama ad attenta osservazione e rimontaggio Intelligente immagino e ricomporre archeologicamente oggetti lontanissimi nel tempo
    Buon pomeriggio Angela

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  10. Il fascino di un oggetto rotto e poi ricucito mi appare stasera come una splendida metafora della frase: un giorno questo dolore ti sarà utile.

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  11. Faccio parte di quelle persone che se possono recuperare un oggetto lo fanno, anche a costo di mostrarne le imperfezioni perchè, tutto sommato, sono il suo bello!
    Ma sai che a prima vista non avrei mai immaginato che la borsa non fosse stata fatta proprio così? Accidenti, la tua paziente oltre ad averti fatto un bellissimo regalo ha anche un ottimo gusto estetico (oltre ad essere un genio... io non ci avrei mai pensato!) :D

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