1)Women”, un sorbetto di mirtilli e spumante con variegatura di passion fruit e buccia di limone grattugiata.
2)“Primavera in rosa”, invece, è il semifreddo rosa, con polvere di barbabietola, striato con purea di frutti di bosco e decorato con pan di spagna.
3)Women”, un sorbetto di mirtilli e spumante con variegatura di passion fruit e buccia di limone grattugiata.
VERGOGNA! Noi donne abbiamo bisogno di ben altro, che leccare un gelato.
Abbiamo lottato per avere dei diritti ma il cammino è ancora lungo.
- Diritto di voto attivo e passivo (1945 e 1946)
- Accesso agli impieghi pubblici (1963)
- Divorzio (1970)
- Riforma del diritto di famiglia (1975)
- Aborto (1978)
- Addio al delitto d'onore e al matrimonio riparatore (1981)
- Parità sul lavoro (2010)
Le donne chiedono diritti, il Comune di Genova dà loro il gelato.
L' emancipazione e i diritti delle donne sono una cosa seria. Quelli conquistati vanno difesi giorno per giorno, per gli altri bisogna lottare strenuamente. Donne uomini assieme. Tutto il resto, gelati e mimose comprese, è solo fuffa. Buona serata a te.
RispondiEliminaE' davvero vergognoso. Le nostre conquiste derise con un gelato. Da buona femminista preferisco astenermi dallo scrivere ciò che vorrei per non rovinare il tuo bel blog. Capiscimi.
RispondiEliminaTi mando un abbraccio forte forte. <3
la festa dell'8 marzo è sempre più a rischio di maschilismo. Una bella tinteggiatura di rosa e siamo a posto, da domani maschi stronzi come prima. Troppo facile.
RispondiEliminaUn abbraccio
e A NOI niente, nimmeno un ghiaccioletto ar limone
RispondiEliminaMaratonetaGio', avete visto questo filmato? Conoscete quella situazione?
RispondiEliminaCosa ne pensate?
Buonanotte
Hai una mail nella quale posso scriverti? Così ti racconto la situazione disastrosa in cui i genovesi devono vivere questa realtà.
EliminaRicevuto. Grazie.
EliminaQuando si dice che le istituzioni fanno pochissimo per “parità di genere” e che le lotte compiute e compiono quotidianamente dalle donne sono quasi ignorate …. ecco che arriva la smentita, vi hanno regalato un gelato.
RispondiEliminaChiedo scusa per chi ha avuto la brillante idea.
Felice 8 marzo cara Angela, un abbraccio
enrico
Passo per retorico ma trovo veramente ipocrita questa festa "dipinta di rosa" come sottolinea Alberto ma che rende ancora più ridicola la situaziona "donna" con svariati gadget e nessuna forma di tutela e rispetto nel tempo.
RispondiEliminaVero ma fino a quando tutti noi sia donne che uomini continueremo a considerare l'otto marzo solo una festa non possiamo poi stupirci di nulla purtroppo.
RispondiEliminaSono senza parole.
RispondiEliminaBuon 8 marzo di lotta per i diritti.
Il terzo gusto è Val d'oro e ibisco...resto perplesso, sul fatto che qualcuno abbia accettato la proposta del Comune, senza repliche senza chiedersene il senso. Quanto allo scivolone... sarebbe troppo comodo scusarsi con un semplice - siamo scemi - qui ci vedo la volontà di ridurre tutto, pure i temi più importanti, ad una festicciola alla Pulcinella, insomma i soliti specchietti per le allodole...
RispondiElimina9 marzo 2020, una data da non dimenticare... Abbraccio ❤️👋
RispondiEliminaCertamente e hai ragione a ricordare lo strazio di quei giorni!
EliminaAvranno dovuto far lavorare qualche agenzia di comunicazione di amici etc.
RispondiEliminaPiù che altro mi pare che con queste trovate trattino tutti, uomini e donne, come scemi.
Comunque, siamo in presenza della solita confusione mentale che affonda nel Medioevo e arriva al Marxismo.
RispondiEliminaI "diritti" altro non sono che quello che è giusto.
Se esistono "diritti", possono essere solo delle persone, cioè di tutti e di ognuno.
Nel momento in cui dividiamo le persone in "classi" aboliamo il concetto del "diritto", quindi non può esistere una cosa come "diritto delle donne", perché le "donne" sono sono una "classe", ogni donna è una persona e tutte le donne sono persone quindi hanno i "diritti" delle persone, non delle "donne".
Viceversa, se esistono "classi", invece del "diritto" affermiamo il torto, cioè la sopraffazione di qualcuno su qualcun altro e vogliamo fare la somma algebrica tra le sopraffazioni.
La faccenda diventa evidente con le idee paradossali quali le "quote rosa" o il "femminicidio", le prime postulano che una donna non si debba valutare per i suoi meriti e talenti ma che gli si debba riconoscere uno status privilegiato, l'esatto contrario dello scopo dichiarato delle "quote", il secondo postula che sia "più grave" uccidere una donna quando da una parte questo definisce la donna come una persona incapace, al pari degli infanti, dall'altra assume che esista un crimine più grave del massimo crimine possibile, che di perse è un concetto assurdo.
Non vorrei mai essere incluso come "elemento" in una "classe" e non vorrei mai ottenere dei "diritti" in questo modo.
A parte i paradossi "affermazione-negazione" come sopra descritti, semplicemente è una ammissione di inferiorità riflessa in una necessità di patetica rivalsa.
Leggendo i commenti sopra, bella collezione di minus habens.
EliminaTrovo che l'ultimo tuo commento sia spietato. Comunque mi hanno insegnato a rispettare sempre chi non la pensa come me.. Serena giornata.
EliminaTi hanno insegnato male.
EliminaFunziona al contrario, non si rispettano cose, idee o persone a prescindere, il rispetto si merita, è funzione del valore dimostrato.
Ho sempre trovato strano che la gente usi la parola "rispetto" senza domandarsi del significato, che è palese. Significa riguardare, ricontrollare, come quando ti assicuri di avere chiuso il gas prima di partire per le vacanze o di non avere lasciato il portafogli al supermercato.
Chi non la pensa come te va considerato, nel senso di confrontare quello che sostiene con quello che tu sostieni. Ancora, il contrario del "rispetto a prescindere" perché dal confronto necessariamente si esce con una valutazione. A me non serve "rispetto", serve che mi spieghi perché mi sbaglio.
Nel caso nostro, scusa se non "rispetto" chi tratta un argomento un attimo complicato ripetendo frasi fatte a macchinetta.
Apro una parentesi sui "Centri Sociali" che si adoperano per favorire la immigrazione e quindi la sostituzione etnica, per la doppia perversione di vergognarsi di se stessi e di considerare gli immigrati un'arma "rivoluzionaria" e "antifascista". In generale è gente che dovrebbe essere curata per disturbi mentali. Però c'è gente che li usa e ci costruisce le proprie fortune.
Sei incredibile ma anche simpatico!. Buona giornata,
Elimina