sabato 17 febbraio 2024

LA BUONA MORTE.

 

Ho lavorato e collaborato per quasi 40 anni, con alcuni paesi nordici (Danimarca, Svezia, Norvegia e Olanda) evoluti socialmente. Spesso osservando la qualità della loro vita, ( tutti pagano le tasse e quindi i servizi funzionano)  ho constatato che  gli abitanti di questi stati, sono seguisti dalla loro nascita, fino alla morte. In questi giorni in Olanda una coppia di 91 anni, sposata da 66, credenti e malati terminali, hanno potuto porre fine alle loro sofferenze insieme, grazie all'eutanasia.

Si parla tanto e a sproposito di libertà ma se mi si vieta di porre fine alla mia vita quando non è più degna di essere vissuta perché la malattia oltre al dolore mi cancella la dignità, allora sono consapevole di vivere in una Nazione ancora posizionata nel Basso Medioevo, che considera questo desiderio, un reato. 

Il grande Tomaso Moro nel 1500 aveva chiesto alla legislatura e ai sacerdoti di accettare la dolce morte. 

Siamo nel 2024 e l'eutanasia è  ancora illegale in Italia. Grazie alla sentenza 242/2019 della Corte Costituzionale è possibile richiedere il suicidio medicalmente assistito, ossia l'aiuto indiretto a morire da parte di un medico. La procedura comunque è lunga ed estenuante, tanto che molte persone si recano nella vicina  Svizzera.

Non basta questa sentenza, occorre una legge che permetta a chi non desidera di finire i propri giorni  nel dolore, di porre fine alla propria esistenza.  Naturalmente chi è contrario potrà crogiolarsi nella sua sofferenza, ma deve dare la possibilità a chi lo desidera, di poterlo fare.

Nella vita non ci sono solo doveri (ci hanno obbligato a vaccinarci). In Italia abbiamo bisogno  anche di diritti!

15 commenti:

  1. Io sono favorevole all'eutanasia, speriamo in qualche legge per questa mancanza di diritti.

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  2. Infatti, se pago le tasse non mi puoi negare di smettere di soffrire. Stato lecchino della Chiesa, mica da oggi che li avrei stracciati i Patti Lateranensi.

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  3. i contadini non avevano di questi problemi: sapevano orientarsi.
    Mia mamma, ormai sulla sedia a rotelle ed il pannolone, rifiutò il cibo e se ne andò a 93 anni, pelle ed ossa, lei che mediamente aveva una settantina di chili fin quando era autonoma.
    Non è difficile morire rifiutando il cibo ed andare avanti con la sola acqua.
    io penso di usare il vino in onore dei miei avi vignaroli

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  4. Eutanasia e suicidio assistito sono due concetti diversi.
    Il suicidio presuppone che una persona in pieno possesso delle proprie facoltà decida di porre fine alla sua vita.
    L'eutanasia accade quando un'altra persona decide di porre fine alla vita di qualcuno o attivamente, somministrando una certa procedura che porti alla morte o passivamente non somministrando una procedura che prolunghi la vita.

    Detto questo, io mi preoccuperei di qualcosa che viene prima e cioè che in Italia non siamo più in grado di provvedere assistenza sanitaria alla popolazione.
    Dalle mie parti ormai è impossibile ricorrere al SSN per visite ed esami diagnostici, bisogna rivolgersi al "privato" e pagare, in particolare quando visite ed esami sono urgenti.
    Di recente ho subito un intervento in un grande ospedale della Italia che dovrebbe essere la più attrezzata e ho dovuto provvedere agli esami propedeutici di tasca mia, ho trovato i topi nel reparto e mi hanno costretto a chiamare mio fratello che andasse a comprare una medicina e me la portasse perché l'ospedale non ce l'aveva.
    Chiedere agli infermieri delle salviettine per l'igiene personale era come chiedere una cosa fuori dal mondo, figurarsi cose come asciugamani o sapone, fantascienza.
    Ti danno un camice che ti tieni addosso per una settimana o a tempo indefinito.
    Avere sete significava bere dal rubinetto del cesso perché l'ospedale passa una bottiglietta al pasto e stop.
    Pasto per modo di dire.
    Allora arrivano i parenti, chi ce li ha, con la frittata di cipolle e il fiasco e mettono i piedi con le scarpe sul letto e si, in teoria ci sarebbe l'isolamento ma tanto ci sono i topi, chisse.

    I parenti, già.
    I disabili e i pazienti psichiatrici sono accollati alle famiglie e buonanotte.

    Non c'entra niente il fatto di pagare le tasse, è che l'Italia crede di essere in Europa ma in realtà è da qualche parte in Sud America o in Medio Oriente.

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  5. Non arriviamo quaggiù per nostra scelta, ci sia almeno concesso di potercene andare quando sentiamo che è il nostro momento...

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  6. C'è tanta eutanasia silenziosa e discreta che medici e parenti mettono in atto senza riflettori, quando il dolore del paziente diventa insopportabile e inutile, soprattutto.
    Certo non dovrebbe funzionare così ma accade.

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  7. Mi hai fatto tornare in mente le lotte per i diritti civili in Italia. Ci abbiamo messo tanto di quel tempo per ottenerli...allora non dobbiamo stupirci dell'arretratezza italiana. ❤️👋

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  8. Tu non puoi vedermi in questo momento, ma sto facendo una standing ovation!

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  9. Franco ha spiegato bene che si fa, ma non si dice.

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  10. Per tutti
    A Genova abbiamo un'associazione denominata Fondazione Gigi Ghirotti, che si occupa di assistenza socio-sanitaria di persone che necessitano di cure palliative (terapia del dolore): a domicilio e in due centri . Solo quando vedono che la situazione è insopportabile ti ricoverano e ti aiutano!

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  11. Tutte le conquiste acquisite negli anni stanno venendo smontate ad una una, una cosa che proprio non digerisce questo sistema è che ci sia un giro di soldi dove non ci metta mano. Ma è colpa anche nostra che lo accettiamo, che cerchiamo per un piccolo guadagno personale che si smantelli in sistema per tutti. Liberi di vivere, liberi di morire

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  12. Una questione annosa oltre il tollerabile. Ai tempi del partito radicale di Pannella vennero sostenute con forza campagne a favore del divorzio e dell' aborto. Bisognerebbe rispolverare la stessa passione e la stessa decisione di allora e la gente dovrebbe essere meno indifferente. Buona giornata a te.

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  13. Hai vissuto negli stati scandinavi ultimamente? Secondo me, le persone non sono davvero seguite in ogni passo della loro vita. Forse, i cittadini nativi all'inizio della loro vita....

    Inoltre, se si considera la questione salute, credo proprio che stiamo meglio in Italia: diciamo che la mia esperienza è che in Scandinavia non sei malato per definizione e ti mandano via quando ti rivolgi al servizio nazionale (con alcune eccezioni: denti per esempio). Probabilmente ti acciuffano se stai per morire, ma non voglio saperlo. Sta di fatto che forse sono molto attenti a depressione e altre malattie della psiche, ma non danno assistenza a condizioni debilitanti "fisiche".

    Probabilmente l'eutanasia te la fanno, perché pragmaticamente pensano che così non devono accollarsi l'assistenza sanitaria. È un modo per tagliare le spese, visto che nessuno vuole fare il medico e devono importare i medici da fuori.

    I giovani sono seguiti in tutto, ma i vecchi... Non è un paese per vecchi. Chi può, ha abbastanza soldi per trasferirsi altrove e vivere da ricco in paesi più "arretrati" ma con un clima più mite e dove possono pagare assistenza sanitaria di eccellenza.

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    1. Caro anonimo come può leggere non ho nominato la Scandinavia. Conosco le altre realtà. Benvenuto.

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  14. Sono cresciuta e lavoro in Svizzera, dove l’assistenza al suicidio è autorizzata e facilmente disponibile, la sospensione ma non lo è invece l’eutanasia. Qualche anno fa un medico che aveva aiutato un novantenne molto malato a morire aveva accettato in un secondo tempo di fare la stessa cosa per la vedova molto depressa. E stato processato, ma fortunatamente non condannato. Olanda e Belgio sono assolutamente all’avanguardia in queste tematiche che vengono affrontare con pragmatismo e un’etica rigorosa. Nessuno, a nessuna età dovrebbe essere costretto a una fine di vita dolorosa, angosciante o senza dignità.

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