Il water front (lungomare) sta per materializzarsi nella zona dell'ex fiera. Gli edifici in costruzione, di gran lusso, denominati: Bastioni, sono già stati venduti. L'agenzia incaricata delle vendite ha confermato di aver ricevuto il doppio delle richieste, rispetto alla disponibilità. Gli acquirenti, per lo più ricchi genovesi e imprenditori milanesi, fra non molto arriveranno a Genova in mezz'ora, anche in treno, grazie al terzo valico. Potranno godersi la casa in riva al mare, con terrazzi panoramici, giardini, posto auto e attracco per i loro yacht. Potranno passeggiare in spazi verdi e come da recensione dell'agenzia avranno questi servizi:
Laundry = Lavanderia
Meeting Rooms = Sala riunione
Co Working = Lavoro in condivisione
Ristoranti, attività nautiche e circoli sportivi.
I prezzi si aggirano da 15 mila euro al metro quadro.
L'amministratore comunale ha avuto l'ardire di affermare che nell'ottocento in questo luogo, erano presenti sontuose ville. Praticamente per la serie: Date a Cesare quello che è di Cesare.
Il famoso architetto che ha progettato il tutto, in una delle sue interviste, ha affermato che con quest'opera, vuole restituire il mare ai genovesi!
Se qualcuno avesse ancora bisogno di certezze sulla drammaticità della diseguaglianza sociale. Genova è un esempio. La città non è per niente "resiliente" (non sopporto più questa parola) è solo disuguale e non siamo per niente "tutti sulla stessa barca".
Tutti nella stessa barca affondereste e potrebbero salvarsi solo i ricchi
RispondiEliminacon lo scioglimento dei ghiacciai il livello del mare salirà, NOI però non ci saremo.
RispondiEliminaBrindiamo anche stasera al giorno che ci è stato concesso
in quella zona dove stanno costruendo nell'800 c'era il mare... è significativo il fatto che al posto dell'ex fiera sorgano edifici privati, ennesima svendita/speculativa di una città che è sempre più una periferia di Milano
RispondiEliminaLeggo del milanesizzare Genova, che orrore!
EliminaUna sorte di tumore affaristico in metastasi.
Non so cosa ci sarà di Genova in questo ecomostro. Carino l'assessore!
RispondiEliminaOrmai nelle città di mare avere spiagge libere è diventato un miraggio ☹️
RispondiEliminaScusami arrivo dal blog di Gus,mi sembrava di aver letto un tuo commento su cui ho risposto ,ciao e grazie
RispondiEliminaNon so chi sei e quindi non so dove ho commentato. Comunque benvenuto.
EliminaIl termine "resilienza" sta ferocemente antipatico anche a me. Il piano del Waterfront. So qualcosa non proprio tutto, da un lato darà lustro all'immagine della città dall'altro forse quei soldi potevano sicuramente venire investiti per riqualificare alcune aree della città che sono in forte sofferenza, penso per es ad una riqualificazione di Sampierdarena, (spero si scriva così io l'ho sempre trovato scritto nei modi più disparati 😁).
RispondiEliminaChi sa nel tuo raccontare Genova dovrai fare bun viso a cattiva sorte dato che i posteri nn potranno dire la loro. Diranno che bello il cemento tirato su ad arte e moderno disigner
RispondiEliminaLa Liguria è bellissima ma le spiagge erose dalle mareggiate sono sempre più ridotte. Ci mancavano solo i palazzi residenziali per peggiorare le cose. La mia non è invidia perché un metro quadrato potrei anche permettermelo.😂
RispondiEliminaFelice weekend, un abbraccio
enrico
Bello vedere che il mercato del lusso non sia per nulla in crisi. I soldi mancano solo per poveracci e gente comune, per "tutti" gli altri abbondano. E via col saccheggio del bene pubblico
RispondiEliminaSi progetta, ma poi i risultati non corrispondono mai alle nostre attese.
RispondiEliminaL'orrore è pure linguistico, con 'sta farcitura di termini in inglese. L'inglesano è incredibilmente brutto.
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