Il consorte ed io, ci stavamo preparando per recarci a trovare le nostre radici, che riposano nel tempio crematorio del Cimitero Monumentale di Staglieno. All'improvviso trilla il campanello, è mio nipote Pietro (tredicenne) che abita nell'appartamento al piano sopra di noi. Entra e mi chiede: "Nonna mi potresti recuperare il libro animato del presepe (pop up book) che mi hai regalato quando ero piccolo? Ho intenzione di riutilizzarlo per questo Natale." Certamente, lo cerco nelle librerie e domani te lo porgo. Ci salutiamo e ci avviamo verso il cimitero. Nel tempio non ci sono ceri e quando entri, vieni accolto da una sommessa e angelica musica classica. Onoriamo i nostri cari e ci avviamo verso l'uscita. Una strana sensazione mi avvolge e il desiderio di andare a trovare Lele Luzzati (il mio concittadino e celebre scenografo) nel cimitero ebraico, diventa una forza che mi guida. Entro, non ci sono fiori, tutto è sobrio, all'improvviso noto una tomba nera, ricoperta di sassi ( usanza ebraica per ricordare le origini connesse con le zone aride del deserto). Mi avvicino ed è lui, che si è fatto trovare. Rientrata a casa leggo e non condivido, ciò che asserisce il prestigioso Istituto Universitario Europeo di Fiesole, che vuole cancellare il Natale, in nome dell'uguaglianza etnica e razziale denominandolo: "Festa d'inverno". Tanti di voi sanno che non ho il dono della Fede, ma questa proposta mi ha scatenato uno (scciuppon de futta -genovese) scoppio di rabbia indescrivibile perché non si può accettare di far scomparite le nostre tradizioni, che sono dei veri tesori. Ho cercato con entusiasmo ed orgoglio il libro richiesto da Pietro e il fatto curioso è che Emanuele Luzzati, per gli amici Lele, è l'artefice.
giovedì 30 novembre 2023
Il libro animato di Lele Luzzati.
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Festa dell'inverno!?
RispondiEliminaUna lastra bella lucida granda nella via per l'inferno (multiculturale).
Mah.
Scusate per i refusi.
EliminaAppunto, l'indifferenziato.
EliminaBelle queste coincidenze!
RispondiEliminaNon posso commentare il tuo blog perché il tuo profilo non è pubblico. Non posso entrare.
EliminaIn effetti il Natale è una festa consumistica.
RispondiEliminagià, è vero, novembre era il mese dei morti.
RispondiEliminaNon tutti potranno disporre di tanto spazio ove giacere in eterno, basta con l'egoismo, più cremazioni ecologiche
Non capisco perché mai l'uguaglianza vuol dire appiattimento e non rispetto ed apprezzamento reciproco delle diverse culture e tradizioni
RispondiEliminaNon conoscevo l'usanza ebraica della tomba ricoperta di sassi.
RispondiEliminaNon sopporto l'idea che si chieda di rinunciare alle nostre tradizioni : Natale, Pasqua, Crocefisso nelle scuole, il suono delle campane tenuto bassissimo per non urtare la suscettibilità di chi ha tradizioni diverse dalle nostre...
Ciao cara Angela buona giornata, un abbraccio
enrico
Angela da noi si usa portare una pietra alle croci nei boschi perché S. Serafino li protetta dalle frane e dagli incendi
RispondiEliminaAnche a me non ebreo avere una tomba con quattro sassi sopra piacerebbe, perché l'essenza mia ha una corteccia dura come la pietra
Bello la sera del 24 mettersi le scarpe a punta, il vestito buono e andare alla chiesa. Porto sempre una caravella per il bambino Gesù
Non vedo perché noi dovremmo cancellare le nostre usanze quando nessun altro popolo lo fa. A me sembra proprio che si stia diventando tutti matti! Il Natale e il crocifisso devono restare dove sono!
RispondiEliminaGente che cerca pubblicità, se no chi se li considera! Patetici!
RispondiEliminaAnch'io non sono credente ma amo i libri di natale dei bambini e trovo deliranti certi atteggiamenti masochistici
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